Inviata dal CSI la richiesta ai sindaci dei comuni di Matera, Pisticci, Ferrandina, Salandra, Irsina per trovare un’intesa volta alla rimodulazione della TASI, per alleviare le aziende da una “vessazione impositiva”, vista anche la situazione economica e di mercato incerta e il continuo aumento generale dei costi e delle materie prime che le imprese del territorio stanno subendo.
Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale è il soggetto pubblico che ha l’obbligo di provvedere (come sancito dall’art.31 della L.R.18/201) all’attività di gestione delle infrastrutture esistenti nelle aree industriali quali manutenzione ordinaria della viabilità, pubblica illuminazione, manutenzione del verde.
Quindi le aziende insediate nelle aree industriali pagano il Consorzio per l’espletamento dei predetti servizi, però tali attività, a decorrere dal 2014 (L.147/2013), dovrebbero rientrare tra quelle finanziate con la TASI (tassa sui servizi indivisibili), imposta riscossa invece dal Comune nel cui comprensorio ricade l’agglomerato industriale. Le aziende quindi si trovano nella condizione di dover pagare per i medesimi servizi la TASI al Comune (pur in assenza di qualunque attività svolta dalla stessa Amministrazione) ed al Consorzio a ristoro dei costi sostenuti.
“Appare evidente – dichiara Rocco Fuina – che tale annoso problema, più volte segnalato alle amministrazioni, richieda l’adozione improcrastinabile di una soluzione condivisa per dare risposte concrete alle legittime attese degli imprenditori ed evitare che passi un messaggio di insensibilità amministrativa o, peggio, di vessazione impositiva. Con questo incontro che ho richiesto si vuole rapidamente risolvere questa problematica facendo sentire la vicinanza e la sensibilità delle amministrazioni e del Consorzio alle difficoltà delle aziende del materano soprattutto in questo delicato momento”.
Un gesto importante che premia l’impegno costante del Consorzio a favore delle imprese del territorio.