Il numero 17 ha portato fortuna a Donato Balestra, motociclista di lungo corso e appassionato di meccanica al punto da farne una professione, sia nel restauro di moto d’epoca e youngtimer che nella manutenzione di modelli contemporanei. Per i materani “Balestra 17” è quasi un binomio inscindibile, un marchio di garanzia che contraddistingue la passione di Donato per le due ruote. Alla soglia dei 46 anni (che festeggia domani 16 luglio) Donato ha deciso di raccontarsi ripercorrendo successi e vicende che hanno come protagonista le motociclette e la sua vita. Tanti i modelli che Donato ha cambiato da quando aveva 16 anni. A partire dalla Gilera Crono acquistata nuova nel 1991, ma ancora prima di compiere 16 anni i successi in circuito sono arrivati con il Trofeo Malossi nel quale Donato ha primeggiato a bordo di un Piaggio Zip preparato e pepato. “Ricordo con piacere e nostalgia quegli anni – afferma Donato- in cui si gareggiava all’Autodromo del Levante di Binetto a bordo di scooter dalle ruote piccole ma dal motore potentissimo. Piccoli missili terra-terra con i quali mi sono fatto le ossa e ho appreso i rudimenti della guida sportiva, perfezionata negli anni a seguire con tante sessioni di guida in pista. La Gilera Crono è stato il mio primo amore, la mia prima vera grande moto. Me ne innamorai appena uscì in concessionaria e, preso il patentino, l’acquistai. Era una 125 potentissima: a quei tempi non c’erano limitazioni come accade oggi, ed ho imparato tanto con quella nave scuola. La soddisfazione più grande è stata ricomprarla di recente e rimetterla a nuovo: un progetto di restauro al quale sto ancora lavorando. Poi a 18 anni sono passato all’Aprilia 250, bicilindrica due tempi con motore Suzuki RGV Gamma, altro modello memorabile”. Restaurare la Gilera Crono è l’operazione “nostalgia” che racconta le mille sfumature della passione di Donato che non è solo quella di correre in moto ma anche quella di riparare e restaurare le motociclette.
“Ho iniziato quasi per gioco in garage -racconta Donato- preparando e modificando le moto degli amici. Poi il giro si è allargato ed ho iniziato anche a prendere qualche moto da restaurare. All’inizio erano sopratutto naked giapponesi anni 80 come le Honda CB nelle varie cilindrate, ma poi ho restaurato anche molte italiane, sopratutto Ducati e Gilera ed anche molte auto, con le mitiche Fiat 500 in prima linea”. Mentre Donato snocciola i modelli posseduti in questi primi 30 anni di passione per le moto, ci confessa che tutto è iniziato con un Ciao, il cinquantino della Piaggio. Molti dei modelli posseduti sono ancora nel garage di Donato che ha messo su una sorta di collezione privata fatta di gioielli a 2 e 4 ruote. “Anche quel Ciao – spiega Donato- è ancora in mio possesso, così come tanti modelli naked Honda e Kawasaki degli anni 70-80 che fanno parte della mia collezione privata. Ma il modello di moto che, più di tutti, ha rappresentato al meglio la mia passione per la velocità e le pieghe è stata la Kawasaki ZX-10R che dal 2004 al 2009 mi ha dato tante soddisfazioni in pista: un vero gioiello della meccanica, veloce, leggera e maneggevole…con la ruota anteriore perennemente verso il cielo”.