L’attività repressiva della Polizia di Stato, svolta con costanza e determinazione sul territorio di questa provincia, ha portato ad alcuni importanti risultati, tra cui l’arresto in flagranza di un trentacinquenne rumeno, responsabile di violenza sessuale, minacce e lesioni in danno di una connazionale.
L’uomo, che risiede in agro di Bernalda, durante l’assenza della moglie, ha cercato con la forza e con le minacce di costringere ad un rapporto sessuale una giovane donna rumena, di anni 26, che da qualche tempo coabitava nel suo appartamento.
La donna, sollevata in braccio e portata con la forza sul letto, è riuscita a sfuggire alla presa dell’uomo grazie anche ad un elemento fortuito di disturbo costituito da un’improvvisa telefonata.
Rifugiatasi sul terrazzo e poi nel bagno, riusciva ad inviare una richiesta di aiuto via sms al suo ex compagno, anch’egli rumeno, che è sopraggiunto poco dopo e con cui si è potuta allontanare.
La vittima è stata accompagnata poi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Tinchi, dove sono stati immediatamente raggiunti dagli agenti del Commissariato di P.S. di Pisticci, precedentemente allertati, a cui hanno denunciato l’accaduto.
I poliziotti hanno presto rintracciato e sentito l’uomo indicato come responsabile della violenza, che ha raccontato una versione dei fatti non credibile perché contraddittoria. Sono scattate quindi le manette e per l’uomo si sono aperte le
porte del carcere di Matera.
Considerati i gravi indizi raccolti dalla Polizia a suo carico, tra cui le lesioni riscontrate sulla donna dai sanitari, compatibili con la violenza subita ed i messaggi con il cellulare indirizzati all’ex compagno, il G.I.P. presso il Tribunale di Matera ha convalidato l’arresto emanando ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari.