Un mercoledì che sembra domenica. Infatti, le principali squadre lucane hanno recuperato le partite annullate per maltempo, ma poche sono state le gioie che i tifosi sono riusciti a riassaporare. Match delicatissimi contro squadre attrezzatissime e davvero forti quelli che si sono giocati mercoledì nei tre stadi lucani. In Lega Pro sconfitta del Melfi, superato all’ “Arturo Valerio” 1-0 dalla Casertana. Campani che approfittano dell’unica occasione di tutta partita, evidenziando maggiore esperienza e cinismo dei lottatori gialloverdi, autori, nonostante il tanto impegno, di una prestazione grigia. Il Melfi, reduce dal blitz di Ischia, scende in campo ancora con il 4-3-3: mister Bitetto, infatti, getta dal primo minuto in campo il tridente Cruz-Tortori-Ricciardo, ma gli effetti non sono gli stessi di domenica scorsa. La Casertana dell’ex Fumagalli risponde con una disposizione a specchio rispetto ai padroni di casa e Ugolotti mette in campo bomber Baclet con l’intento di conquistare i tre punti in terra federiciana e avvicinarsi al primo posto. Partita in avvio molto statica, con le squadre che si studiano e cercano di capire i punti deboli in cui colpire: al 10’ ci prova Baclet, ma il tiro è stoppato sulla linea dal centrocampista Muratore. Al 30’ uno dei due episodi che farà arrabbiare, e non poco, la formazione di casa: punizione di Pinna, Cardinale anticipa tutti e, di testa, infila Fumagalli, ma l’arbitro, il signor Greco di Lecce, annulla per presunto fuorigioco (molto dubbia questa decisione). Sembra che il primo tempo la partita debba concludersi in perfetta parità, ma Cruz e compagni vengono beffati dal tiro in diagonale di Cucciniello che batte Giordano. Ripresa col Melfi che prova a recuperare, ma i campani si dimostrano squadra quadrata e compatta, insuperabile in alcuni frangenti, tranne al 34’, quando Fumagalli, in presa alta, si scontra con alcuni suoi compagni e perde la palla, prontamente raccolta da Tortori che la mette dentro. Ma, clamorosamente, l’arbitro annulla il gol per carica al portiere: il direttore di gara prende, però, un grosso abbaglio perché a contrastare il portiere casertano è stato proprio un suo compagno di reparto. La partita è definitivamente rovinata perché gli sforzi fatti dai gialloverdi per pareggiare vengono annullati da una scellerata decisione arbitrale: qualche minuto dopo Muratore viene espulso per doppia ammonizione e il Melfi si spegne, assistendo inerme alla festa finale dei campani che espugnano un campo ancora imbattuto in questa stagione. Nel prossimo impegno, ancora in casa, i federiciani se la vedranno col Sorrento terz’ultimo della classe, ma desideroso di risalire la china: sfida difficilissima, ma l’imperativo è vincere.
Chi doveva vincere, ma, inaspettatamente è stato sconfitto è il Matera che, nel big match con la capolista Real Marcianise, viene sconfitta in casa e vede allontanarsi addirittura a otto punti la squadra di Foglia Manzillo: silenzio stampa a fine partita e tifosi (circa 1500) inferociti per questa ennesima prestazione orribile dei ragazzi di Toma. Grande sportività del pubblico materano che applaude la capolista la quale, con questa vittoria, legittima il primato e si candida alla promozione diretta. Scelte davvero strane quelle di mister Toma che, inspiegabilmente ( anche a causa del silenzio stampa) lascia in panca Letizia e Majella, i due uomini in più di questo Matera: la loro assenza si vede e i materani sono evanescenti in attacco e quasi mai pericolosi. Campani che gelano già al 7’ del primo tempo il XXI Settembre: Giorgino, invece di rinviare il pallone, si incarta, ne approfitta Allegretta che recupera palla in piena area materana, serve Citro che non può sbagliare. Il vantaggio galvanizza il Marcianise che, grazie al suo pressing, rende innocuo il Matera. Nel secondo tempo il nuovo entrato Carretta viene steso in area di rigore, ma l’arbitro non interviene scatenando l’ira del pubblico; poco dopo Tundo, con una fucilata dalla distanza, colpisce la traversa su deviazione del portiere Imbimbo che, a tre minuti dalla fine, salva anche sull’incornata ravvicinata di Titone. Il Matera si perde e il Real potrebbe raddoppiare, ma Iadaresta sbaglia incredibilmente a porta vuota. Alla fine della partita animi tesi nello spogliatoio del Matera: squadra da Lega Pro quella della città dei Sassi che in campo non riesce a dimostrarlo; anzi, sono davvero tanti gli appuntamenti che la squadra ha mancato, tante le occasioni per ergersi a protagonista assoluta del torneo che Lauria e compagni hanno gettato al vento. Da oggi il Matera non potrà più sbagliare, altrimenti sarà un altro fallimento, proprio come è accaduto lo scorso anno.
Pareggio sofferto, ma importante per il Francavilla contro il blasonato Taranto che permette ai sinnici di raggiungere il quinto posto, valido per i play-off. Contro i pugliesi sfida dura per gli uomini di Lazic che si ritrovano ad affrontare l’ennesima big del campionato: partita spumeggiante e punto che fa morale e classifica per i lucani, passati in vantaggio al 28’ con Aleksic su assist di Sperandeo. Nel secondo tempo Taranto più incisivo che riesce prima a rimontare allo svantaggio con il tap-in di Balisteri, poi ribalta il risultato con Molinari che sfrutta l’erroraccio del portiere di casa Ricciardi. Ma il Francavilla non muore mai e continua ad attaccare alla ricerca del pareggio che le consentirebbe di allungare a sei i risultati utili consecutivi: e, proprio un minuto dopo il gol del Taranto, Sekkoum riequilibra il match con un destro chirurgico dai 20 metri che batte Marani e torna a far sognare i supporter rossoblù di casa. I play-off sono sempre più alla portata.