Medaglia d’oro al Team “Junior Pescara” e al Team “Associazione Cuochi di Bari”, medaglia d’argento al Team “Costa Salerno” e al Club delle “Orecchiette” del ristorante Nadì di Matera e medaglia di bronzo alla “Corporazione del Malconsiglio” di Miglionico, all’Agriturismo “La Villa” di Rionero in Vulture, a due squadre calabresi, “Cosenza e
dintorni” e “Cosenza” e all’Associazione Cuochi del Vulture di Melfi.
La diciassettesima edizione interregionale del concorso d’arte culinaria “La cucina calda nella Ristorazione” si è conclusa con la cerimonia di premiazione prevista durante la cena di gala che si è svolta nella sala Garden di Matera a seguito dei voti espressi dalla giuria composta da Daniele Caldarulo, team manager della Nazionale Italiana Cuochi, Felice Laforgia e Giuseppe Palmisano, entrambi già componenti della selezione azzurra dei cuochi italiani.
Il concorso d’arte culinaria “La cucina calda nella Ristorazione” ospitato nella città dei Sassi martedì 28 e mercoledì 29 gennaio è stata promossa anche quest’anno dall’Associazione Cuochi Materani per far incontrare aziende, professionisti e utenti, promuovere e diffondere la cultura alimentare, enogastronomica e culinaria italiana, valorizzare le professionalità del settore creando un confronto sul tema della “Ristorazione come arte” nel contesto del “Ristorante come impresa”.
Il concorso, unico nel suo genere in Italia, rappresenta un evento consolidato nella città di Matera e si conferma una vetrina di prestigio, sia per cuochi professionisti sia per i giovani emergenti.
Gli chef in concorso si sono sfidati con piatti quotidianamente realizzabili nella ristorazione elaborati in modo da creare un menu sottoposto al giudizio di una giuria qualificata che ha determinato i piazzamenti e l’assegnazione delle medaglie d’oro, bronzo, argento o del semplice attestato, valutando il menu dal punto di vista gustativo, olfattivo, nutrizionale ed estetico.
Tra gli ospiti più attesi del concorso gastronomico promosso nella città dei Sassi lo chef materano Mario Andrisani, 52 anni, da 34 a Londra dove ha sposato la russa Tatania e dalla quale ha avuto quattro figli: Claire, Chloe, Marc e Lisa.
Andrisani ha frequentato a Matera l’istituto Alberghiero e grazie a questa iniziativa ha potuto riabbracciare i suoi professori Carlo Montano e Vito Incarbona, tra i principali sostenitori dell’Associazione Cuochi Matera e promotori del Concorso gastronomico “La cucina calda nella ristorazione”, giunto quest’anno alla diciassettesima edizione.
Mario Andrisani è ritornato nella città dei Sassi accompagnato dalla moglie Tatania e da una troupe televisiva per documentare attraverso video e foto questo concorso e dare vita ad un nuovo progetto gastronomico che possa coinvolgere le vecchie e le nuove generazioni che vogliono affermarsi nel mondo della ristorazione.
Grazie alla passione per la cucina Mario Andrisani oggi è considerato uno degli chef più affermati nel panorama internazionale. “Le esperienze sono state diverse per oltre trent’anni e ho avuto la possibilità di mettere a confronto diverse modi di cucinare: dal quella italiana a quella russa, dalla cucina giapponese a quella araba.
Nel corso della sua carriera ha preparato da mangiare per la Regina Elisabetta, per la Principessa Lady Diana e per il magnate russo Boris Berezovsky. Mario Andrisani è rimasto sempre legato al potere britannico e oggi è lo chef di riferimento della residenza “The holme”, un palazzo prestigioso circondato da giardini e da un lago che si trova nella city Westminster di Londra.
Nella sala garden Mario Andrisani ha messo a disposizione di produttori e ristoratori la sua esperienza in cucina per dare vita nei prossimi mesi ad una sorta di gara che rappresenti un ritorno al futuro per le vecchie generazioni e un ritorno al passato per i giovani che oggi si stanno formando presso l’Istituto Alberghiero di Matera.
Mario Andrisani che idea si è fatto di Masterchef, il fortunato format gastronomico in onda su Sky in diversi paesi del mondo. “Il programma è trasmesso anche in Inghilterra e sinceramente lo detesto perché non ha niente a che fare con la vera cucina che si potrebbe insegnare ai telespettatori. Piuttosto mi sembra un teatro, dove i tempi televisivi sono molto ristretti e non c’è tempo per illustrare gli ingredienti e spiegare le tecniche per realizzare una portata. Ho notato che i giurati puntano molto sulla cosiddetta “nouvelle cousine” ma questo show serve soprattutto a chi deve giudicare i concorrenti per farsi pubblicità e promuovere i propri ristoranti. Io sono per uno stile diverso. Mi piace partire da zero e insegnare tutto: dalla temperatura della padella agli ingredienti, passando dal burro ai diversi oli da cucina. Io credo che in cucina sia importante non esagerare e non fare confusione e sono convinto che la cucina più semplice sia sempre quella vincente”.
Tra i vip presenti in sala per la cena di gala anche Donato De Santis, originario di Troia, centro della provincia di Foggia e ormai affermato chef in Argentina.
Nella prima giornata si è svolta la gara squadre aperta anche a food blogger con giuria di professionisti F.I.C e show cooking tenuti da food blogger.
Mentre nella seconda giornata spazio al corso di cucina mediterranea tenuto dal Team Manager della N.I.C. Chef Daniele Caldarulo e da Felice La Forgia, componente N.I.C.
Nel pomeriggio gli organizzatori hanno promosso una tavola rotonda sul tema “Produttori e Ristoratori del territorio: possibili alleanze e problematiche da risolvere” con la partecipazione di ristoratori, chef, rappresentanti di associazioni di categoria, direttori di sale ricevimento.
Hanno partecipato al dibattito l’assessore provinciale Michele Grieco, l’assessore regionale Michele Ottati, il presidente di Coldiretti Piergiorgio Quarto, il presidente del Gal Bradanica Leonardo Braico, Massimo De Salvo per l’azienda De.Ra.Do, Antonio Teora per la Cantina di Venosa , Angelo Marella per l’associazione regionale allevatori, Giuseppe Lalinga, Vito Marcosano di Food & Drinks, Frank Rizzuti chef patron di “Cucina del Sud”, Enza Leone chef patron di “Osteria Pico”, Giuseppe Moliterni della sala ricevimenti Garden, Francesco Schiuma della sala ricevimenti Villa Schiuma, Michele Ferrante chef patron del ristorante “Alle Fornaci”, Mimmo Santarsia chef patron di catering S&P, Leo Lacatena, chef patron del ristorante “Osteria dei Sassi” e Mario Demuro Chef dell’hotel “Villa Cirigliano”.
Presentato anche il progetto “Grano duro, oro giallo” con il libro dedicato alle ricette a cura di Giovanni Schiuma e Teresa De Masi. Un’iniziativa realizzata con l’obiettivo di promuovere i prodotti agricoli di qualità e che ha visto la partecipazione di Roberto Iodice, commissario ad Acta ex Agensud, l’esposizione di aziende e di prodotti del territorio.
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