Innovativo radar inteferometrico per monitorare i versanti e le chiese rupestri di Matera

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Una tecnologia all’avanguardia, capace di misurare rapidamente movimenti di versante con una precisione millimetrica su vaste aree e in quasi tutte le condizioni atmosferiche, e dunque adatta al monitoraggio anche di pezzi importanti del patrimonio architettonico e storico nazionale.
È l’innovativo radar interferometrico, denominato IBIS (Image By Interferometric Survey) e prodotto da IDS SpA, azienda con sede a Pisa, leader nello sviluppo e produzione di strumenti radar ad elevato contenuto tecnologico.
Questa tecnologia è impiegata per il monitoraggio dei versanti (con conseguente prevenzione dei movimenti franosi) sui quali insistono le chiese rupestri nell’ambito del parco archeologico di Matera, in Basilicata. E anche per la misurazione delle vibrazioni a cui è sottoposta la celebre torre campanaria Ghirlandina del Duomo di Modena (m 86,12, inizio costruzione sec. XIII), simbolo della città, inserita dal 1997 dall’Unesco nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità.
A condurre questi monitoraggi è la società Dian s.r.l. (Differential Interferometric Analysis), fondata all’inizio del 2012 a Matera, in un humus territoriale fertile grazie alla presenza del Centro di Geodesia Spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana e di un significativo numero di altre pmi operanti nel settore aerospaziale. Soci fondatori sono Innova srl, espressione di punta di un gruppo di 4 imprese operanti a Matera da oltre 30 anni nel settore ICT, Giovanni Nico, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche con oltre 20 anni d’esperienza scientifica alle spalle e l’ing. Andrea Di Pasquale, amministratore di Dian.
“I vantaggi offerti da questa tecnologia – spiega Di Pasquale -, per esempio nel caso della Ghirlandina di Modena sono in primo luogo la velocità, perché per misurare le vibrazioni di tutta la struttura servono solo pochi minuti, la precisione sub-millimetrica, la disponibilità immediata di risultati, la convenienza economica, perché una sola misurazione può evitare l’installazione di molti accelerometri, e infine la non invasività rispetto a strutture delicate e di difficile accesso”.
Vantaggi, questi, che sono molto importanti anche per monitorare i versanti di Matera, dove Ibis gioca il ruolo di presidio fondamentale per lo straordinario patrimonio delle chiese rupestri, luoghi mistici dove la religiosità ha determinato l’evoluzione della vita umana, vissuta in ambienti scavati nella roccia, spesso dotati di decori architettonici raffinati e affascinanti affreschi con elementi di arte orientale.
“Si tratta di interventi molto delicati e qualificanti – afferma Di Pasquale -, per una società come la nostra, che si propone come erogatrice di servizi di ingegneria nell’ambito del telerilevamento e dei controlli non distruttivi di infrastrutture”.

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