Come ridare speranza ai giovani? Chi sente la precarietà del proprio posto di lavoro può legittimamente ipotizzare una svolta? Ma poi, in realtà, esiste ancora il mitico “posto di lavoro”? E il principio costituzionale della “giusta retribuzione” è ormai archeologia? Per non parlare dell’articolo 1 e del diritto/dovere al lavoro… Sono tutte domande che richiedono risposte alternative e non convenzionali, intelligenza e creatività, nessun cedimento alla pigrizia mentale di chi è convinto che non si possa fare altrimenti da ciò che le teorie tradizionali (dello Stato o del Mercato) hanno sempre consigliato di fare.
C’è chi, ad esempio, come Pierre Carniti, con coraggio e ostinazione, continua a parlare e a far riflettere su un principio basilare che ci ha accompagnato nel corso degli ultimi secoli: l’aumento della produttività ha consentito la generale riduzione dell’orario di lavoro. E quindi, anche ora, di fronte ad una poderosa crisi di sistema si deve procedere ad una radicale scelta: redistribuire con raziocinio e in maniera concordata il lavoro che c’è. Altro non è dato. E’ una proposta provocatoria? Forse.
L’ha scritta in due libri pubblicati per la casa editrice Altrimedia Edizioni: il primo ”Dove stiamo andando”, con la prefazione di Gad Lerner; il secondo, uscito da poco:
“La Risacca. Il lavoro senza lavoro”, prefazione di Chiara Saraceno
Ne parleranno
Giovedì 10 luglio alle ore 19.15, presso Casa Cava del Sasso Barisano, a Matera
Michele Plati, responsabile Sportello Mestieri, Matera
Giovanni Serra, presidente della Cooperativa Dignità del lavoro
Vito Verrastro, responsabile di LAVORADIO
Enzo Acito, presidente Confapi Matera
Modera Vittorio Sammarco, giornalista
Nel corso della serata sarà proiettata una video intervista rilasciata ad Altrimedia da Pierre Carniti.
L’iniziativa è inserita nell’ambito della rassegna Caviamo Cultura, in collaborazione con Consorzio Casa Cava e Onyx Jazz Club.