Incontro Pubblico a 360 gradi per la Lista dei Cittadini a Marconia

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Si è tenuto presso la sala consiliare della Delegazione Comunale di Marconia l’incontro pubblico fortemente voluto e organizzato dalla locale Lista dei Cittadini: tema fondamentale era la corretta informazione su temi che maggiormente toccano la sensibilità e gli interessi della comunità pisticcese. Rocco Caramuscio ha inaugurato l’incontro: “In una fase di overdose di informazione un po’ faziosa e di parte ci siamo sentiti in dovere di dare un contributo alla cittadinanza cercando di informare la gente su alcuni temi che ci interessano da vicino. Il nostro è un esperimento per mettere in comunicazione movimenti politici civici e associazioni con i cittadini e credo, inoltre, che questi incontri risultino importantissimi per le Amministrazioni che devono coglierne i contenuti e i suggerimenti. I cittadini devono tornare ad essere protagonisti della vita della comunità locale affinché Pisticci possa abbandonare il ruolo di nobile decaduta per alimentare quella speranza di rinascita che permetta alla gente di riappropriarsi della loro dignità e della loro terra”. Laura Stabile, presidente di Legambiente Pisticci, ha affrontato il tema della gestione dei rifiuti: “La politica di gestione dei rifiuti nel nostro territorio è stata fallimentare poiché basata sul concetto di discarica, la quale permetteva di coprire i costi di raccolta e smaltimento. Tuttavia, anche il nostro Comune si è reso conto che questa politica, a lungo termine, si rivela controproducente sia dal punto di vista economico che ambientale. Una delle soluzioni che permetterebbero al rifiuto di divenire risorsa è la raccolta differenziata, effettuata attraverso mezzi tecnologici all’avanguardia e fondata su tassazione in base al merito”. Proprio una politica di gestione dei rifiuti fondata su riciclo e riduzione della produzione alla fonte avrebbe un impatto ambientale ed economico importante per la comunità: “ In Basilicata- conclude la relatrice- ci sono solo sette Comuni su 131 virtuosi dal punto di vista della gestione dei rifiuti, ma sono convinta che attraverso la raccolta differenziata avviata anche nel nostro territorio la situazione potrà migliorare sensibilmente”. Giovanni Mastronardi ha affrontato la questione amministrativa del Comune di Pisticci, sottolineando l’inadeguatezza del rincaro dei tributi a carico delle famiglie: “Il Sindaco Di Trani ha parlato di un aumento delle tasse pari al 30-40%: ebbene, secondo i miei calcoli, l’impennata dei tributi a carico delle famiglie ha raggiunto picchi incredibili: nel caso della IUC(Imposta Unica Comunale che comprende TASI, TARI e IMU) a famiglie composte da cinque persone, le tariffe stabilite dall’Amministrazione provocheranno un aumento del 265% nei pagamenti rispetto all’anno 2013; una scelta che reputo incostituzionale e controproducente se si vuole realmente risollevare l’economia locale: in un periodo di crisi e disoccupazione, aumentare le tasse è l’ennesima beffa per il cittadino che, invece, dovrebbe essere sostenuto dallo Stato”. L’attenzione si sposta, poi, sul ruolo della minoranza in assise comunale : “Non voglio creare sterili polemiche, ma semplicemente sottolineare quanto la minoranza in Consiglio Comunale sia inerme al fine di pungolarli a svolgere il loro ruolo: le tariffe della IUC sono state approvate nell’ultimo giorno disponibile previsto dalla legge e, in quell’occasione, la minoranza chiese una proroga di venti giorni per preparare delle mozioni di modifica da proporre. Come è possibile una cosa del genere?- si chiede Mastronardi che sottolinea anche la mancata approvazione del bilancio di previsione 2014: “E’ pazzesco che attualmente il Comune di Pisticci non abbia ancora approvato il bilancio di previsione 2014, cosa che andrebbe fatta a gennaio-febbraio per permettere successive variazioni di bilancio e nonostante il Ministro degli Interni abbia posto come termine perentorio il 30 settembre. Senza bilancio non si possono effettuare progetti seri e investimenti per il territorio”. Mastronardi ha ripreso anche il discorso dei loculi comunali mancanti, situazione da lui stesso denunciata mesi fa, ma per cui non è stata trovata alcuna soluzione e che espone le famiglie senza loculi alla possibile speculazione dei privati. Stessa situazione di stallo anche per il mercato coperto: “Sono stati realizzati i bagni pubblici, la cui assenza aveva provocato il sequestro dei locali da parte del NAS ani fa: ebbene, questi bagni sono tuttora chiusi e non se ne capisce il motivo”. La situazione delle strade, poi, è imbarazzante, con migliaia di euro spesi per la strada di collegamento con il Cimitero Comunale a causa dei numerosi errori e mancanze in fase di realizzazione: ultima, in ordine di tempo, l’assenza di cunette che mette a rischio la strada appena asfaltata in caso di abbondanti precipitazioni. “Accolgo con favore- ha concluso Matronardi- la rimozione del vincolo di trasferimento dell’abitato del Dirupo, ma reputo necessari interventi di messa in sicurezza della zona per salvaguardare l’incolumità dei residenti e di chi vorrà investire in quel rione di Pisticci che è vanto per noi in tutto il mondo”.
Massimiliano Selvaggi, il quale ha affrontato con grande dovizia di particolari il tema della Valbasento, ha esordito con la storia della zona industriale lucana che, seppur partita con grandi numeri, ha iniziato da circa trent’anni una fase di declino e depressione inarrestabile: “Il rilancio della Valle, progettato intorno alla società Tecnoparco, azienda che doveva assicurare servizi di smaltimento per le imprese locali e attrarne di nuove, è fallito miseramente, con l’azienda che attualmente riceve nell’impianto i reflui del petrolio e che, con lo “Sblocca Italia” voluto da Renzi, dovrà accoglierne quantità ancora maggiori così da compromettere ulteriormente la situazione della Valle. Al momento la Valbasento non può accettare più inquinamento, anche perché il Ministero dell’Ambiente, valutando i dati sulla salubrità della zona, ha parlato di serio rischio per la contaminazione della catena alimentare”. Selvaggi ha sottolineato anche i contenuti del documento del Forum Ambientale Permanente che certificava la sostenibilità esaurita della Valbasento: “Piuttosto che parlare di rilancio industriale, vista la disastrosa situazione ambientale, credo sia più giusto concentrare l’attenzione su agricoltura e turismo: pensate che la Basilicata ha 6000 operatori turistici e di cui il 60% lavora nel Metapontino, zona turistica a valle del SIN Valbasento, uno dei siti più inquinati d’Europa: questo convivenza non è tollerabile”. La proposta, dunque, è molto semplice: “ Fermare l’inquinamento, iniziare la bonifica, ancora ferma nonostante i fondi siano disponibili, applicare quindi il principio di precauzione previsto dall’Unione Europea in caso di rischio ambientale: purtroppo- conclude Selvaggi- la nostra terra, per inquinamento e disastro ambientale, non ha nulla da invidiare alla Terra dei Fuochi. I nostri giovani vivono nel paradosso di dover morire di fame o di malattia: è il momento di unire le forze e risolvere il problema”.

 

Foto: Daniela Mastronardi

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