LA LEGA E MINACCIA DI BUTTARLA CON L’AUTO NELLA GRAVINA. ARRESTATO A MATERA IL MARITO

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Una lunga storia di violenza domestica ha visto vittima una giovane di 31 anni di Matera, che per ragioni di riservatezza chiameremo Angela. Mesi di vessazioni fisiche e psicologiche per la donna sono oggi un brutto ricordo, grazie al suo coraggio, alla professionalità di una psicologa, all’intervento dei Carabinieri e all’azione della Procura della Repubblica di Matera.
Legalmente separata dal marito, un italiano di 44 anni, tuttavia ancora convivente con lui un po’ per difficoltà economiche un po’ perché madre di due bambine, Angela inizia a diventare oggetto di una accesa gelosia. Loro si sono lasciati da tempo ma l’ex marito non si rassegna: la controlla, le sottrae con frequenza il cellulare, spia il suo profilo facebook. Tra le mura di casa il passo verso la violenza fisica è breve e Angela finisce con l’essere presa a schiaffi e picchiata, spesso in presenza delle figlie.
Qualche giorno fa accade l’impensabile. È sera e lui rincasa improvvisamente prima dal lavoro, è furioso per alcune fotografie che Angela ha ‘postato’ sul proprio social network. Lei cerca di spiegare ma l’uomo non le crede, e con la forza la spinge fuori di casa e la obbliga a salire in macchina. La conduce nella zona del belvedere e qui la lega al sedile dell’automobile con del nastro adesivo da imballaggio: le immobilizza gambe e braccia e la imbavaglia con il nastro quasi a soffocarla. Poi l’uomo scende dalla macchina, che lascia con il motore acceso, e la spinge verso il precipizio della gravina, fermando l’auto solo a pochi metri dal dirupo. Risalito in macchina, innesta la retromarcia e si allontana dal burrone. “Ora hai visto di che cosa sono capace!”, grida ad Angela, e, una volta liberatala dai legami, per le successive tre ore la percuote con calci e pugni.
Quella stessa mattina la coppia ha in programma una seduta con una psicologa appartenente ad una Comunità, un appuntamento preso tempo addietro. Angela e l’ex marito si recano puntuali. L’uomo però resta all’esterno della struttura, non vuole sottoporsi all’incontro (anzi, se ne va), ed in più è certo che la ex moglie non racconterà nulla di ciò che è accaduto la notte passata: lei è fragile, è sottomessa, e la violenza e le minacce l’hanno resa a lui succube. Invece Angela è forte, più forte di quanto lei stessa immagini, ed appena sola con l’operatrice sociale, nonostante sia spaventata, capisce di potersi fidare e racconta alla psicologa la sua storia.
L’intervento dei Carabinieri della Stazione di Matera, allertati dalla Comunità, è immediato. Angela viene accompagnata all’ospedale e medicata: ha diverse ecchimosi ma si rimetterà in salute in pochi giorni. I militari raccolgono le deposizioni e le prove del caso e subito riferiscono alla Procura di Matera. L’azione dell’Autorità Giudiziaria è rapida ed il Giudice emette un ordine di custodia cautelare: quell’uomo deve finire in carcere. Gli uomini dell’Arma lo vanno ad arrestare sul posto di lavoro: dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e sequestro di persona.
Angela e le sue figlie, oggi, sono al sicuro, assistite in una struttura protetta.

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