Quinto giorno di presidio a Pisticci, il Coordinamento di associazioni e cittadini incontrerà Andrea Spartaco

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Continua a Pisticci il presidio permanente di associazioni e cittadini che da giovedì 20 novembre sono in Piazza Umberto I per tenere alta l’attenzione su alcune questioni ambientali del territorio individuate come prioritarie, con lo scopo di informare e coinvolgere la popolazione.
Dopo aver ospitato sabato scorso la professoressa Albina Colella, ordinaria di geologia presso l’Università degli studi della Basilicata, lunedì il Coordinamento di sigle incontrerà Andrea Spartaco, giornalista lucano che ha realizzato approfonditi reportage sulla Valbasento. Autore del film-denuncia “Amara Lucania” e di numerose inchieste pubblicate sulla testata basilicata24, Spartaco racconta da anni la Basilicata del malaffare e dell’inquinamento, focalizzando spesso la sua attenzione sui fatti che riguardano lo smaltimento dei reflui industriali, il business dei rifiuti, lo stato di salute del fiume Basento, la convivenza tra agricoltura e industria, solo per citare alcuni degli articoli da lui firmati.
Già nel gennaio 2013, il cronista lucano ha pubblicato un’inchiesta sui rischi di radioattività legati alle attività estrattive e al conseguente smaltimento delle acque reflue petrolifere, ponendo quesiti sui potenziali pericoli per la salute e per l’ambiente.
L’incontro, in programma alle ore 20:00 presso la Sala consiliare di Pisticci, sarà l’occasione per approfondire anche questa questione, oggi tornata d’attualità in seguito allo screening radiometrico realizzato in Valbasento dall’Arpab nelle settimane
scorse.
I momenti divulgativi supportati da esperti esterni proseguono in parallelo alle attività di sensibilizzazione portate avanti dai volontari del presidio e alla raccolta firme – oggi circa 1000 – per la petizione rivolta a Marcello Pittella, in cui si chiede al Governatore della Basilicata di impugnare davanti alla Corte Costituzionale il Decreto Sblocca Italia che, di fatto, liberalizza le trivellazioni.
Il Coordinamento sarà in presidio ad oltranza fino a quando non otterrà risposte anche in relazione allo sversamento di petrolio dall’Oleodotto Monte Alpi-Taranto in località Spezzacatene, rispetto al quale si chiede verità e trasparenza.

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