Monastero o non monastero, sempre degrado è. La denuncia di Cuccurucù

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La denuncia sul degrado nei Rioni Sassi nei pressi della residenza del Casale fatta da Emanuele Giordano su Cuccurucù apre tra il Comune di Matera e la trasmissione di Trm un caso di lana caprina: si discute sui confini del locale tralasciando la vera notizia cioè un degrado intollerabile. Sia che si trovi all’interno di Unmonastery sia che si trovi all’esterno.
Il comune di Matera scrive:
“Rinviamo al mittente l’accusa di “sporcaccioni” rivolta ai partecipanti del progetto UnMonastery da Emanuele Giordano nell’ambito della puntata della trasmissione di Trm Tv “Cuccuruccù” andata in onda l’8 gennaio”. Lo afferma il direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, dopo aver visto “la cantonata” presa dal conduttore. “Infatti – sottolinea Verri – gli spazi pieni di immondizia a cui si riferiscono le immagini non sono quelli usati dagli ospiti del progetto UnMonastery. Tutti gli spazi di Unmonastery sono chiusi a chiave in quanto destinati ai progetti di residenza artistica promossi dal comitato Matera 2019. Ricordo che il Comune di Matera perché si realizzasse il progetto UnMonastery ha ristrutturato gli spazi interessati che in precedenza erano stati oggetto di vandalismo. Grazie al progetto europeo, con enormi sforzi economici e organizzativi abbiamo restituito alla comunità materana spazi vivibili con cucina e accessori che sono ben fruibili ancora oggi, ma che Giordano non ha potuto mostrare nel suo programma perché sono chiusi a chiave proprio per evitare che siano ancora preda di vandali. E’ solo il caso di ricordare che anche recentemente i locali del comitato sono stati fatti oggetto di atti vandalici con intrusioni sospette e danni rilevanti a cui abbiamo dovuto porre rimedio.
I rifiuti a cui si riferisce il sig. Giordano – aggiunge Verri – non appartengono al comitato Matera 2019: nel servizio si vedono sedie e scrivanie di ufficio, tende e lampade che non sono mai appartenuti al Comitato Matera 2019.
Consiglio, pertanto, al sig. Giordano di fare una verifica per comprendere meglio da dove arrivino quei rifiuti a cui fa riferimento nella puntata.
Siamo abituati da tempo alle scorribande di chi fa della volgarità un vero e proprio mestiere che danneggia l’imponente lavoro svolto in questi anni e, infine, danneggia la città. Fortunatamente per Matera gli “sporcaccioni” sono pochi, mentre la maggior parte dei cittadini segue con entusiasmo e partecipazione il progetto di cambiamento culturale della città che abbiamo messo in moto.
Spero – conclude Verri – che un’emittente televisiva che ha dato un grande e fondamentale sostegno al cammino di Matera 2019 ci aiuti a verificare la validità delle informazioni dei suoi giornalisti e intrattenitori. Se vogliamo veramente un cambiamento della città è arrivato il momento che ognuno faccia sul serio la propria parte”.
Trm risponde a breve giro di posta:
Le denunce, accompagnate da immagini, sono difficili a volte da controbattere, anche se argomentazioni e precisazioni possono in alcuni casi aiutare a contestualizzare e spiegare ripristinando “esattezza dei fatti”.
Il riferimento è alla puntata di Cuccurucu’ di Emanuele Giordano trasmessa da TRM il giorno 8 gennaio e realizzata nei locali del complesso del casale a Matera, trovati aperti, come detto nel corso della stessa rubrica, offrendo uno spettacolo certamente non decoroso e piuttosto sconfortante.
Non trattasi di “Unmonastery” dice con un lungo comunicato odierno (pubblicato anche sul nostro sito e diffuso a mezzo stampa e canali social) il Direttore del Comitato Paolo Verri, rimandando al mittente le accuse rivolte, ma di vandali.
Bene, così sarà (ne prendiamo atto, come di fatto già ventilato nella puntata!) e siamo – negli spazi dell’informazione libera di Trm network così come nella stessa rubrica satirica che ha mosso denuncia – pronti a darne evidenza con le giuste argomentazioni. Attendiamo in tal senso disponibilità alla visita guidata con i responsabili dei luoghi (quelli chiusi delle residenze 2019, oltre che nuovamente e per una seconda volta insieme quelli già visitati) con una telecamera e microfono al seguito, nonche’ con giornalisti della redazione, oltre al conduttore/”intrattenitore” della rubrica.
Restano i quesiti, nostri e dei cittadini…
E’ forse spettacolo edificante quello che si è offerto ai nostri increduli occhi e documentato con la crudezza del caso durante la puntata del nostro conduttore di cuccurucu’ – a volte “colorito” come è nelle corde di una rubrica di infotainment /satira libera di cui tanto in questi giorni di triste attualità si parla?

Il brutto è’ brutto e non si può nascondere perché purtroppo in questo caso i fotogrammi dimostrano che anche se non nei locali propri delle residenze 2019 (chiusi!) gli attigui interessati hanno visto con certezza contaminazioni ed incursioni (quanto meno di materiali, contenitori, tracce di documenti e di lavori Unmonastery, come visibile nelle foto allegate) che ne attestano presenza e frequentazione… Fatto, questo, per altro segnalato con insistenza nei mesi scorsi con richiesta di anonimato da alcuni cittadini della zona al nostro indirizzo.
Resta il fatto, quello delle condizioni dei locali, un dato oggettivo non commentabile per una Capitale Europea della Cultura, sotto gli occhi liberi di chi vuole guardare. Ancor più grave perché trattasi di locali nel cuore dei Sassi e vicini al comitato. Non si è visto? Non si è voluto vedere? Vogliamo continuare a non vederli?
Questo episodio deve tutti invitare a riflettere e fare la propria parte, assumendo la responsabilità correlata all’esercizio del proprio ruolo. Chi ama la città, la sua visione di futuro, la sua prospettiva di crescita del posizionamento internazionale lo sa bene, come lo sappiamo noi di Trm network che tanto ci siamo battuti e battiamo nella quotidianità, felici di lavorare e di gioire per i cambiamenti in corso, ma al contempo preoccupati per i problemi ed indignati per le negatività che ancora attanagliano la comunità .
Noi dalla nostra possiamo esser pronti ad offrire lo spazio delle spiegazioni e delle repliche ufficiali, così come le argomentazioni dei residenti delle quali lamentele il sig Giordano si è’ fatto portavoce con la sua puntata; al Comune ed al Comitato la responsabilità di commentare se trattasi di spettacolo all’altezza della immagine di qualità internazionale che Matera Capitale Culturale deve saper esprimere. Il servizio incriminato è’ partito peraltro dall’altrettanto non edificante stato di pulizia dei Rioni Sassi post presepe vivente, come cittadini e turisti hanno in modo scandaloso potuto verificare e commentare nei due giorni seguenti l’evento.
Si cresce insieme e si cresce tutti sapendo che anche la denuncia insegna a volte a farlo. Se danno (ad opera di “vandali”) c’è stato, questo non ci esime oggi dal chiudere gli occhi per non vedere.

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