MAREMONTI ESPONE ALLA FABBRICA DEL CARRO DELLA BRUNA

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Per il secondo anno consecutivo l’architetto e artista Cesare Maremonti è stato interpellato dai principali sponsor della Festa della Bruna -quest’anno le aziende Lady Cucine, Dichio e Impel- per progettare l’allestimento dell’ area antistante alla Fabbrica del Carro.
Mentre l’anno scorso -in collaborazione con Franco Paolicelli di Lady Cucine- ha realizzato i totem in legno con un’interpretazione stilizzata dei momenti più celebrativi della festa, quest’anno ha curato l’allestimento della mostra fotografica  con 40 gigantografie su tela, di foto storiche, che testimoniano la magnificenza del 2 luglio attraverso i costumi, le tradizioni e i cambiamenti della nostra città durante questi ultimi secoli. Scatti importanti in bianco e nero e a colori per farci ricordare chi siamo ma anche per dimostrarci chi siamo stati accompagnati dalla nostra fede durante la festa più importante della nostra città: La Festa della Bruna. L’architetto Maremonti ci spiega brevemente il senso delle sue scelte stilistiche: “Ho voluto allestire il percorso fotografico -che porta all’entrata della Fabbrica del Carro- con dei grossi pannelli di rete elettrosaldata per appendere le stampe, esattamente come quelli usati nei cantieri, semplicemente per sottolineare il carattere della Fabbrica stessa, la quale potremmo paragonare ad un cantiere dove si costruisce un vero monumento mobile, che sembra efimero nella sua breve esistenza ma che costituisce un simbolo importantissimo della nostra città. Così ho voluto fortemente creare una “cornice” che mette ulteriormente in risalto la magnificenza del Carro e il lavoro di tutti quelli che se ne occupano. In più siamo riusciti ad arricchire l’esposizione con delle magnifiche piante aromatiche che, non solo abbelliscono l’area ma stimolano piacevolmente l’olfatto dei visitatori con i profumi della nostra terra. É stata un’esperienza bellissima e lavorando con un team affiatato siamo riusciti a far apprezzare anche dal pubblico i risultati sperati.”

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