Più trasparenza su Matera 2019. Ecco la lista delle spese che destano sospetti.

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I consiglieri comunali di Matera, Daniele Fragasso e Angelo Bianco chiedono maggior chiarezza sulle spese sostenute dal Comitato poi divenuto Fondazione Matera 2019. “Una seduta della Commissione Bilancio per avere contezza e maggiore trasparenza- si legge nella nota dei consiglieri –  circa le spese della Fondazione Matera 2019. E’ quanto chiede il gruppo consiliare di Matera si Muove, invitando il direttore della Fondazione Paolo Verri a prendere parte per relazionare sulle spese del Comitato Matera 2019 al fine di informare tutti i Consiglieri Comunali. Tanto a maggior ragione visto che nell’ultima seduta della Commissione Bilancio della Regione – organo preposto al controllo- non si è potuto procedere ad una verifica preliminare delle spese effettuate dal Comitato 2019 negli anni 2013, 2014 e 2015.

Ci risulta da fonti ufficiose, tanto per fare qualche esempio che, tra le varie spese legate alla attività del Comitato dal 2013 al 2015, finanziate dalla Regione Basilicata nella misura di 1.500.000 euro, sono stati spesi 35.000 euro per la sola scrittura del dossier, ed una partecipazione alla scrittura (sostegno psicologico?) costata 12.000euro. Per la correlazione dossier e piano strategico: 31.600 euro, per la grafica 12.000 euro, finale grafica (ancora?) 2.700 euro, per la traduzione e grafica 7000 euro, per il dossier finale e traduzione 5.200 euro. Per finire 8.550 euro per la realizzazione dello “slogan”.

Oltre alla originalità e alla ripetizione sospetta di alcune voci riguardanti il dossier, alcune spese di consulenze vengono registrate omettendo i beneficiari e parliamo di cifre che si attestano intorno ai 20.000 euro. 45.000 euro sono stati spesi per uno spazio sulla rivista “Casabella2013”, altri 20.000 euro corrispondono alla voce “Berlino”. Una quantità indefinita di ospitalità in alberghi e ristoranti per “esperti” di varia natura anche se non è dato conoscerne nomi e professionalità, fino ad arrivare alle spese per i “BBgames” che ci risultano essere giochi urbani per i quali sono stati spesi una cifra che proprio un gioco non è : 90.000 euro.

Saltano agli occhi somme macroscopiche impiegate nella realizzazione dell’evento Materadio: 400.000 euro e il “dissolto” Unmonastery 81.000 euro. Non si vuole mettere in discussione la bontà delle iniziative ma, nel rispetto dei principi di trasparenza, si richiede una delucidazione maggiore sulle somme spese”.

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