Due feste italiane fortemente legate allo spirito della città. Una sola data: il 2 luglio. Cosa accomuna il palio di Siena e la Festa della madonna della Bruna di Matera? Se ne è discusso è sabato scorso a Matera nell’ex ospedale San Rocco durante il seminario “Raccontando il Palio di Siena e il Gonfalone della Bruna” organizzato dall’ente Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del materano.
Convegno fortemente partecipato, a riprova del grande attaccamento dei materani verso la Madonna della Bruna e del profondo rispetto per il Palio. Il workshop si è aperto con la proiezione dei documentari: “Il Palio di Siena” a cura di Brunella Persia e per gentile concessione delle immagini del Consorzio per la Tutela del Palio di Siena e “La Festa della Bruna” diretto da Geo Coretti-Bluvideo.
Il presidente dell’ente Parco, Pier Francesco Pellecchia, ha spiegato la finalità dell’incontro: non un gemellaggio ma un momento di analisi delle feste della Visitazione. Don Lombardi ha ricordato l’episodio biblico della Visitazione della Vergine Maria. L’organizzatrice Brunella Persia nel corso del suo intervento ha citato Paolo Frajese nel descrivere lo spirito della competizione: “Il Palio e tutto quello che c’è dietro e dentro al Palio è talmente bello che anche un non senese se ne può innamorare se arriva a capirlo, sia pure alla lontana”.
Stupore ha suscitato il video “La Bruna, antropologia di una festa” a cura di Nino Vinciguerra che propone una interessante rassegna di foto storiche.
I lavori sono entrati nel vivo con gli interventi dei professori Duccio Balestracci e Giovanni Caserta, coordinati da Antonella Ciervo.
Il professor Balestracci ha ricordato le ragioni della costruzione della Chiesa dedicata alla Madonna di Provenzano, ripercorrendo l’evoluzione della Giostra a partire dalle antiche bufalate ed asinate ed i passaggi verso l’odieno Palio delle Contrade.
Il professor Caserta ha sottolineato il ruolo del Conte Tramontano, mal sopportato tiranno della città, nelle fasi storiche della festa della Bruna ricordando ai presenti le leggende legate alla cavalcata.
Evidenziata la perfetta coesistenza in entrambe le manifestazioni di elementi sacri e profani, il confronto fra i due storici si è conclusa con l’analisi antropologica del rapporto tra tradizione e modernità.
I saluti finali sono stati affidati al presidente dell’associazione dei lucani a Siena e al presidente dell’associazione Maria SS della Bruna, Andrisani.