La stagione estiva non si è ancora conclusa ma è già possibile tirare le somme dell’andamento del settore turistico-ricettivo.
Si conferma un trend che già nel 2015 era destinato a salire: su tutto il territorio nazionale anche quest’anno cresce del 30% il numero di attestati haccp rilasciati.
Si piazza bene la Basilicata: quinta per rilascio di attestati rilasciati, dopo Sicilia, Liguria, Puglia, Sardegna e Campania, battendo per poco la Toscana.
Ma cosa vuol dire? Significa che albergatori, ristoratori e titolari di attività ricettive hanno dovuto supportare la formazione haccp degli operatori alimentari impiegati in attività di contatto e/o manipolazione di alimenti e bevande.
Il protocollo haccp infatti è stato ideato per analizzare i rischi associati alla produzione ed alla somministrazione alimentare, e per prevenire le contaminazioni tramite il controllo dei punti critici individuati su tutta la filiera.
Traducendo il trend in salita, deduciamo che bar e pub, ristoranti e pizzerie, strutture ricettive e gelaterie – e così via – hanno avuto la necessità di incrementare il personale dipendente.
Per legge infatti vigono obblighi in merito alla sicurezza alimentare. Con il regolamento europeo 852/2004 e il D.l. 193/07 si stabilisce che ogni operatore alimentare deve acquisire competenze specifiche sull’igiene alimentare, e sulla valutazione e prevenzione dei rischi.
Competenze che diventano requisiti per trovare occupazione come barman, cameriere, pizzaiolo, cuoco, addetto alla sala, commesso, promoter, etc. Tutti gli operatori alimentari, siano essi addetti che manipolano o non manipolano alimenti, devono conseguire un attestato haccp valido.
Obiettivo del legislatore è quello di fornire tutti gli operatori di quelle conoscenze teoriche e tecniche per gestire al meglio gli alimenti, di valutare i rischi che gli utenti possono correre e di prevenire le contaminazioni alimentari.
Inoltre, gli stessi riferimenti normativi, prescrivono l’obbligo per i titolari di aziende alimentari di possedere, rispettare e far redigere ad un tecnico qualificato, il Piano o Manuale di Autocontrollo Haccp: un testo-guida, che, formulato sulla base delle caratteristiche dell’attività per cui è redatto, rispecchia il tipo di lavoro svolto ed indica quindi quali protocolli per l’igiene e la sicurezza alimentari devono essere rispettati e seguiti.
L’incremento del volume di attestati haccp conseguiti è dunque indicativo:
– dell’andamento in positivo del mercato legato alle attività ricettive e ristorative, che a sua volta testimonia il buono stato di salute dei settori alimentare e turistico;
– dell’adesione del settore alimentare alle normative che prescrivono obblighi formativi destinati a tutelare i consumatori e la sicurezza pubblica.