LAVORI A RILENTO PER LA BRADANICA. DOVEVA ESSERE APERTA OGGI, 4 DICEMBRE

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La conclusione dei lavori della strada statale 655 Bradanica resta un miraggio. Era stato annunciato in pompa magna da Anas, all’inizio della scorsa primavera, la consegna dell’ultimo tratto della strada Bradanica che doveva avvenire oggi, 4 dicembre 2017. Le cose ovviamente non stanno così e la data non rispettata di oggi infrange il sogno ormai “cinquantenne” di questa arteria. L’inaugurazione dell’ultimo tratto della barbarica slitta dunque a data da destinarsi. A dare lo stop ai lavori ha contribuito il cedimento avvenuto nei mesi scorsi, di un costone nel tratto che collega borgo La Martella ad Aia del Cavallo. Il cedimento ha interessato la parete che avrebbe dovuto sostenere l’asse stradale, dove si era realizzata anche una palizzata sotterranea ed un muro di cemento. Dunque la base dell’impalcato della strada è da rifare, ma probabilmente non sarà la causa esclusiva della mancata inaugurazione. Basta farsi un giro in zona Rifeccia, pochi chilometri oltre il borgo La Martella, per rendersi conto che ci sono lunghi tratti della strada ancora fermi allo stadio degli sbancamenti di terreno. In questi tratti mancano ancora le basi sulle quali stendere il nastro d’asfalto definitivo e montare le infrastrutture di sicurezza come guard rail e segnaletica. Difficile pensare che si possa ultimare tutto in poco più di un mese, trattandosi di lavori che di mesi ne richiedono molti. Intanto per lunedì prossimo è convocato un incontro al Dipartimento Infrastrutture della Regione a Potenza, alla presenza dell’assessore lucano al ramo, Nicola Benedetto, dei sindacati di categoria, delle ditte appaltatrici e dei rappresentanti dell’Anas per fare il punto della situazione e dei ritardi. Dal sito dell’Anas (Ente nazionale per le strade) risulta che i lavori sono al 78,74%.
I lavori sono ripresi lo scorso 28 agosto, ma si capisce che i ritardi sono enormi e che la consegna di sicuro non avverrà nemmeno entro fine anno. Ma sono ormai 50 anni che si continua a rimandare la fine di questi lavori. Nel 2015 si era al 73%, lo scorso anno al 75% ed ora poco sotto il 79%. Già nello scorso mese di agosto i sindacati avevano lanciato un nuovo allarme circa le scarse possibilità di rispettare il termine indicato.
E pensare addirittura che l’Anas solo pochi mesi fa dava con certezza la data del taglio del nastro per lunedì 4 dicembre. Una data che in tanti si saranno appuntati sull’agenda. Sarà invece l’ennesima puntata di questa telenovela infinita che dura da mezzo secolo.
Giovanni Martemucci

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