Emergenza coronavirus: il Comune di Matera sembra essere in standby

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coronavirus a Matera

Cosa fa il Comune di Matera per fronteggiare l’emergenza Coronavirus? E’ la domanda che i cittadini si stanno facendo in queste ore sui social. Da quando, qualche giorno fa, è scattato il “coprifuoco sanitario” che blocca le attività e gli spostamenti inutili della persone, sembra essere calato anche il “coprifuoco amministrativo” al Comune. Pochissime le informazioni che arrivano dal palazzo di città sulle attività da mettere in campo per fronteggiare l’emergenza, a parte le due “rassicuranti” lettere aperte del Sindaco, Raffaello De Ruggieri, sul “demone virale” che si concludono fantasticando delle magnifiche sorti e progressive della Matera post coronavirus.

Il problema da porsi non è cosa avverrà a Matera quando il Coronavirus sarà sconfitto. Il problema è come gli amministratori stanno pensando, adesso, di gestire l’emergenza qualora la virulenza del contagio dovesse esplodere anche da noi. Oltre ai controlli dei vigili urbani sul rispetto dell’ultimo DPCM avvenuti ieri, sarebbe forse il caso di fare una accurata ricognizione delle strutture di Matera idonee a ospitare persone in quarantena o dove predisporre presidi sanitari di emergenza. Occorrerebbe predisporre servizi di disinfestazione delle strade come altri comuni d’Italia stanno facendo. Invece nulla.

Sul fronte economico invece, nonostante gli appelli delle associazioni di categoria, dal Comune non si sa nulla di eventuali ipotesi di sospensione dei tributi locali come Tari, Tasi e tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Potrebbe essere questa la prima risposta per fronteggiare la crisi generata da questa emergenza per commercianti, artigiani, imprenditori, liberi professionisti e famiglie colpite dai decreti ministeriali. In altri comuni, da nord a sud, queste tasse sono state già sospese.

La quarantena del Sindaco sembra essere diventata anche la “quarantena amministrativa” di tutti gli assessori comunali e dei consiglieri di maggioranza ed opposizione. L’intero consiglio comunale forse ha preso toppo alla lettera l’invito a restare a casa. In attesa degli eventi.

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