Oggi la Reputazione assume un’importanza sempre maggiore, e, durante l’emergenza da covid19, abbiamo potuto notare come questa rappresenti un vero e proprio capitale in grado di determinare il valore di aziende e, addirittura, Stati. Le borse ci dicono che gli asset intangibili legati alla Reputazione valgono oltre i 20 miliardi di dollari e ogni brand ha il dovere di imparare a pesare e governare gli aspetti che la determinano, valorizzando collaborazione, fiducia, rete e organizzazione.
Tutto porta a pensare che nei prossimi decenni, in quella che l’autore del libro definisce come la quinta Rivoluzione Industriale, sarà questo il metro per valutare prosperità e valore economico di un’azienda, così come il ranking di uno stato a livello globale. Nel suo libro in uscita a giugno 2020 “Reputazione. Capitale del terzo millennio”, edito da Mediolanum editori e distribuito da Mondadori, quindi, Davide Ippolito, cofondatore con Joe Casini di Zwan, agenzia di reputation marketing, ne analizza caratteristiche e prospettive. La prefazione del libro è a cura di Federico Mioni, Direttore di Federmanager Academy, la postfazione di Bruno Chiavazzo, giornalista e scrittore.
Con Reputazione: Capitale del Terzo Millennio, Ippolito afferma come la reputazione oggi stia diventando qualcosa di più rispetto al passato, passando da valore soggettivo e semplice giudizio a diventare un asset aziendale, destinato a imporsi come nuovo, vero Capitale del nostro tempo.
A dimostrazione di questa tesi, il saggio analizza l’importanza che ha la costruzione del consenso in tanti e diversi settori fondamentali per il nostro sistema economico: assicurazioni, industria automobilistica, istituti finanziari e altri, ma anche enti di rilevanza pubblica e gli Stati stessi. Per Ippolito, diventa fondamentale imparare a pesare e governare la Reputazione, aprendosi a dinamiche di collaborazione, fiducia e rete, e ponendo grande attenzione all’organizzazione.
Nel libro vengono riportati diversi casi di studio reali, che dimostrano in che modo gestire la propria reputazione per creare valore economico. Tra questi, uno dei più interessanti è quello relativo a Giovanni Rana, che durante l’emergenza da covid19 ha avviato un piano da 2 milioni di euro a favore dei dipendenti. Da tempo l’azienda è sotto la lente di Reputation Rating, l’osservatorio permanente sulla reputazione, che la definisce come una delle organizzazioni più virtuose in ottica reputazionale. Anche nel pieno della pandemia, il presidente Giovanni Rana, insieme al figlio, che è Amministratore Delegato, è riuscito a confermare il suo valore.
“Oggi è scorretto parlare di Reputazione, occorre parlare di Reputazioni, chiedendosi rispetto a cosa o nei confronti di chi. Ma il più grande errore strategico è pensare che la Reputazione sia solo quello che dicono di te on line. – Commenta Davide Ippolito – Attraverso l’algoritmo di Reputation Rating, l’unico framework di analisi che misura e pesa tutte le dimensioni della Reputazione in un unico ambiente, abbiamo realizzato un’indagine sulla reputazione degli Stati durante la pandemia da covid19. Ne è emerso che l’Italia, avendo gestito bene alcuni aspetti, ne potrebbe uscire con una reputazione rafforzata, con una possibilità di una più rapida ripresa economica, cosa che non si può dire di altri paesi come USA e Gran Bretagna. Un esempio che dimostra come la reputazione non sia soltanto cosa gli altri pensano di te. In quest’indagine, infatti, abbiamo analizzato le dimensioni della Reputazione del sistema paese, e non quella dell’attuale Governo, e i risultati che ne sono usciti sono stati eccezionali.”
L’indagine ha riscosso molto interesse da parte di potenziali investitori importanti, così come dei vari Governi oggetto dello studio, che la hanno utilizzata come base per valutare la propria politica in situazioni di emergenza. La ricerca è arrivata anche all’interno delle aule parlamentari, citata dal Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, durante un suo discorso alle camere.
Reputazione: Capitale del Terzo Millennio, mira, dunque, ad essere la guida definitiva alle tre azioni che permettono un salto di qualità reputazionale:
Il monitoraggio, ovvero come gli strumenti per analizzare la Reputazione diventano sempre più complessi e di importanza strategica per un’organizzazione;
La costruzione, ovvero l’insieme delle attività utili per una corretta e impeccabile costruzione del proprio capitale reputazionale;
La tutela, ovvero tutte le più aggiornate prassi e norme comportamentali da seguire in ottica di Crisis Management.
La costruzione, ovvero l’insieme delle attività utili per una corretta e impeccabile costruzione del proprio capitale reputazionale;
La tutela, ovvero tutte le più aggiornate prassi e norme comportamentali da seguire in ottica di Crisis Management.