A casa dopo 700 giorni vissuti in automobile

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Ha avuto una svolta positiva la storia di Eustachio Tarasco il disoccupato materano di 54 anni che per quasi due anni ha vissuto in auto, una Fiat Tipo bianca, al quartiere Villa Longo di Matera, nel piazzale della ferrovia Fal.
Grazie all’interessamento, qualche settimana fa, dei servizi sociali del Comune di Matera e all’assessore al ramo Simonetta Guarini, Tarasco ha lasciato la sua “dimora mobile” per tornare in una vera casa ponendo fine al suo disagio. “E’ una storia molto particolare – sostiene l’assessore- quella di Tarasco nella quale non voglio entrare nel merito per non violare la privacy di quest’uomo. Posso dire che i servizi sociali del Comune, attraverso la psicologa e gli assistenti sociali si sono attivati subito per cercare una soluzione alla vicenda che aveva risvolti complessi per vari motivi. Devo dire che è stato fondamentale entrare, sin da principio, in contatto con la famiglia, in particolare con i fratelli di Tarasco e con i suoi tre figli. Con loro siamo riusciti ad aprire un dialogo proficuo che ha permesso di ricucire anche il rapporto dell’uomo con la famiglia, rapporto che col tempo, e per via di qualche incomprensione, si era sfilacciato. Noi abbiamo offerto un percorso di assistenza domiciliare ma fondamentale è stato il riconciliarsi dell’uomo
con la famiglia”.
Ora Eustachio Tarasco è tornato a vivere nella casa dei genitori; certo i problemi ci sono sempre ma perlomeno il suo grido di aiuto non è rimasto inascoltato. La storia di Tarasco era finita sui media lo scorso mese di luglio e aveva commosso l’opinione pubblica locale. Per lungo tempo l’uomo, che aveva anche qualche problema di salute, ha vissuto nell’auto a poche decine di metri dal quartiere dove era nato, trascorrendo il suo tempo nel parcheggio della stazione. Tanti abitanti del quartiere, per tutto questo tempo lo hanno aiutato, portandogli qualcosa da mangiare o generi di conforto. Ora cerca un lavoro dopo che ha perso il suo nel 2004. Per 19 anni era stato dipendente di una ditta che lavorava con l’Acquedotto Pugliese.

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