A TINCHI SALE LA TENSIONE IN ATTESA DELLA MANIFESTAZIONE. E SCOPPIA LA BAGARRE

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Sale la tensione a Tinchi. Nella mattinata di oggi 27 Giugno presso l’Ospedale di Tinchi si è verificata una bagarre che ha coinvolto il Sindaco di Pisticci e il leader storico del Comitato Difesa Ospedale, Domenico Giannace. Questi era in compagni di molti altri rappresentanti del Comitato, di cittadini e pazienti che frequentano la struttura saniaria di Tinchi.
Il Sindaco, contestato per aver firmato il verbale che prevede la chiusura di tutte le attività a Tinchi, è esploso, urlando contro l’anziano esponente del Comitato. Si è scatenato il putiferio con la reazione inevitabile dei presenti. Sono seguite urla e spintoni. Domenico Giannace, dopo aver ricordato di essere stato Sindaco prima di lui, visibilmente alterato, si è poi sentito male ed è stato soccorso dai medici presenti. Tutto si è svolto alla presenza di decine di testimoni e di polizia e carabinieri intervenuti. E non è la prima volta.
Tutto è cominciato intorno alle nove quando si è sparsa la notizia che i pazienti dializzati si erano riuniti all’ingresso dell’ospedale dopo essersi rifiutati di sottoporsi alla seduta di dialisi, per protestare contro la possibilità di essere trasferiti a Matera dal 14 luglio in poi così come previsto dal verbale sottoscritto da Pittella, dal Sindaco e dall’ASM.
Sono prontamente intervenuti i rappresentanti del comitato che hanno cominciato a discutere con i dializzati e hanno spiegato loro che la battaglia per la salute va fatta insieme a loro e per loro e che il Comitato era ed è impegnato a impedire qualsiasi trasferimento delle attività sanitarie presso altre strutture. I dializzati, con i loro parenti, hanno capito e solidarizzato con il Comitato e hanno dichiarato che alla manifestazione di Domenica 29 Giugno manifesteranno anche loro.
Quando è arrivato il Sindaco, chiamato precedentemente dagli stessi dializzati per avere rassicurazioni istituzionali, ha esordito con la rivendicazione di “aver ottenuto” che i servizi sanitari e gli ambulatori saranno trasferiti a Pisticci. Da qui la contestazione da parte del comitato. Il trasferimento a Pisticci è una bufala. Si tratta solo di spostare il distretto con le sue attività. Gli ambulatori da trasferire sono solo gli “ambulatori” che stavano nell’ex INAM nel rione Piro. Non può essere trasferito l’ambulatorio di Endocrinologia, che di fatto è un Day Ospital, in un ambiente non protetto come un ambiente ospedaliero e per lo stesso motivo non potrebbe essere spostato l’ambulatorio chirurgico per il trattamento del Piede Diabetico che, insieme al Laboratorio di Analisi e alle altre attività sarebbe spostato su Policoro e Matera. Con la “sospensione” delle attività concordata con l’ASM il destino è segnato: i servizi sanitari pubblici non torneranno mai a Tinchi dove fra un anno e mezzo resterebbe solo la riabilitazione cardiopolmonare e la dialisi, entrambe gestite da privati. Tutto il resto, compreso la radiologia, la fisiatria, il laboratorio, l’endocrinologia e ambulatorio chirurgico saranno cancellati.
In tarda mattinata il Sindaco è ritornato in Ospedale, questa volta accompagnato dal ViceSindaco e da tecnici comunali, per verificare le zone dove è possibile chiudere e dove, eventualmente, rimanere le attività sanitarie anche nel caso di lavori di ristrutturazione. Una “verifica” postuma rispetto al verbale sottoscritto. Prima firma un verbale che prevede il trasferimento di tutte le attività e poi fa le verifiche.
Sta rimanendo da solo a sostenere il cronoprogramma dello scandalo. Adesso corre, ma dopo aver insultato i rappresentanti del comitato e spinto dalla mobilitazione dei dializzati e dei loro parenti.

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