Ancora botta e risposta sul senso unico a Pomarico

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Continua a colpi di carte da bollo il botta e risposta tra Adiconsum di Pomarico e il sindaco dello stesso comune in merito all’Ordinanza di senso unico di circolazione istituito in Corso Garibaldi.
Secondo Adiconsum locale e i tanti cittadini firmatari di una petizione popolare, il senso unico crea pericolo e disagio a tutta la cittadinanza. Dopo l’esposto presentato nei mesi scorsi al Prefetto, al Questore, alla Procura della Repubblica di Matera, al Provveditorato alle Opere Pubbliche di Puglia e Basilicata e alla Motorizzazione Civile dalla sezione locale dell’Adiconsum in cui si chiedeva di intervenire al fine di verificare eventuali violazioni al Codice della Strada e dopo l’emissione della suddetta Ordinanza, tempestivo è stato il riscontro positivo del Prefetto che in una nota informava l’Adiconsum che “il Sindaco del Comune di Pomarico, nuovamente interessato da quest’ufficio, ha confermato la vigenza dell’Ordinanza in questione, anche in considerazione dei pareri conformi espressi dai responsabili dei competenti uffici comunali .Si informa che al fine di verificare se sussistano pericoli per la sicurezza stradale conseguenti alla nuova regolamentazione del traffico nel territorio di Pomarico, è stata interessata la locale sezione della Polizia Stradale per un parere tecnico sulla vicenda”. Sopralluogo prontamente effettuato nelle settimane scorse, esito e parere tecnico finale inviato e giacente in Prefettura. “Non appena ci è stato comunicato che l’istruttoria relativa al suddetto sopralluogo era stata già evasa ed inviata al Prefetto -sostiene il segretario Adiconsum, Vito Pantone- abbiamo immediatamente effettuato in Prefettura una richiesta di accesso agli atti chiedendo di acquisire copia di tutta la documentazione con relativo parere tecnico finale. Confidando nella professionalità dell’organo di Polizia Stradale nel far rispettare a tutti i cittadini le norme del Codice della Strada, se quindi dal parere tecnico emergeranno delle violazioni in merito a disagio e pericolo per la pubblica e privata incolumità chiederemo al Prefetto di attivare i poteri sostitutivi ed emettere una nuova Ordinanza Prefettizia di revoca del senso unico.
Nel frattempo solleciteremo anche l’intervento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti attraverso il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Puglia e Basilicata- sezione circolazione e sicurezza stradale – chiedendo se ci sono i presupposti per il provvedimento di diffida nei confronti dell’Amministrazione Comunale in applicazione dell’art 5 comma 1,2,3 del Codice della Strada” Stando alla legge il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti può impartire ai Prefetti e agli Enti proprietari delle strade le direttive per l’applicazione delle norme concernenti la regolamentazione della circolazione sulle strade. In caso di inosservanza di norme giuridiche, il Ministro delle
Infrastrutture può diffidare gli enti proprietari ad emettere i relativi provvedimenti. Nel caso che gli enti proprietari non ottemperino nel termine indicato, il Ministro dispone, in ogni caso di grave pericolo per la sicurezza, l’esecuzione delle opere necessarie con diritto di rivalsa nei confronti degli enti medesimi. “Il Codice della Strada – conclude Pantone- parla chiaro, tutte le ordinanze in materia di circolazione stradale devono essere motivate attraverso documenti ed analisi tecniche che attestino e confermino indiscutibilmente la sussistenza delle ragioni che sono alla base del provvedimento adottato. In mancanza, l’ordinanza potrebbe risultare illegittima per violazione di legge o eccesso di potere riscontrandosi quantomeno un difetto di motivazione ovvero di istruttoria.
Il nostro Sindaco invece ci ha comunicato che i pareri tecnici favorevoli dei responsabili degli uffici competenti non sono stati tradotti in scrittura privata e né verbalizzati, presumibilmente questi pareri se li saranno chiacchierati in qualche ufficio segreto lontano da occhi indiscreti.”

Articolo di Giovanni Martemucci

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