L’uomo, “recidivo” è lo stesso che, a dicembre scorso, si era reso protagonista di un episodio simile al CUP dell’ospedale di Matera
In merito a quanto riportato in una nota del consigliere regionale Roberto Cifarelli su un “tentativo di aggressione” che sarebbe accaduto qualche giorno fa al CUP di via Matteotti a Matera, l’Azienda Sanitaria Locale precisa che il personale non ha mai subito nessuna aggressione essendo la postazione degli operatori chiusa e separata dal pubblico attraverso un vetro di sicurezza antisfondamento. Pertanto, contrariamente a quanto affermato con toni allarmistici dal consigliere Cifarelli, la sicurezza, anche fisica, del personale non è mai stata compromessa dalle rimostranze di un utente particolarmente “esaltato”.
Si tratta infatti dello stesso utente “intemperante” che, a dicembre scorso, si era reso protagonista di un episodio simile presso il CUP dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera: in quella occasione aveva preteso di saltare la fila ed era andato in escandescenza, battendo i pugni contro il vetro di sicurezza della postazione di prenotazione.
Anche in quel caso l’incolumità degli operatori era stata preservata dal separatore antisfondamento e dunque la sicurezza fisica, in entrambi gli episodi, non è mai stata in discussione.
L’ASM, pertanto, nel precisare che l’accaduto non ha creato nessun danno fisico all’operatrice, esprime la massima vicinanza e solidarietà in considerazione dei due episodi di cui è stata oggetto. Ribadisce inoltre che il personale del CUP lavora in ambiente protetto, inaccessibile all’utente, che non permette il contatto fisico, per cui, ancora una volta, l’episodio di intemperanza è riconducibile, esclusivamente, al comportamento aggressivo dello stesso utente.
L’incolumità degli operatori della ditta esterna EDM La Traccia che gestisce, in tutte le sedi ASM di Matera l’utenza CUP è particolarmente a cuore della Direzione Strategica dell’Azienda così come lo è quella di tutto il personale aziendale e dell’utenza. L’ASM sta procedendo, nel rispetto della vigente normativa privacy e della contrattazione con le organizzazioni sindacali, alla ulteriore pianificazione per l’installazione di un sistema di videosorveglianza in tutta l’Azienda. In più, sempre nell’ottica di una maggior tutela del personale e degli utenti, l’ASM sta verificando la possibilità di attivare il servizio di vigilanza durante l’orario di apertura degli sportelli CUP. Infine l’ASM sta valutando con le Forze dell’ordine la possibilità di attivare procedure nei confronti dell’utente protagonista dei due episodi che hanno coinvolto la stessa operatrice del CUP.