Informazioni non vere sulle vicende che hanno condizionato l’iter tecnico-amministrativo nella fase di realizzazione delle opere e nella successiva gestione, insinuando erroneamente l’esistenza di una mala gestio da parte degli amministratori che si sono alternati negli ultimi anni alla guida del CSI, ha voluto precisare in un nota il Consorzio di Sviluppo Industriale della Provincia di Matera in relazione agli articoli di stampa sulla pista “Mattei” di Pisticci Scalo di qualche settimana fa.
Negli articoli si fa proditoriamente riferimento all’incauto non rinnovo della gestione dell’Aviosuperficie alla Winfly da parte del CSI, e si auspica il ricorso all’autorità contabile per il mancato utilizzo di materiali e dispositivi acquistati con fondi pubblici. Tali accuse non trovano riscontro alcuno nei fatti in quanto gli atti amministrativi della precedente gestione del CSI e dall’attuale vanno nella direzione di tutelare, legittimamente, il ruolo del Consorzio ed il corretto utilizzo dei Fondi pubblici.
Il CSI della Provincia di Matera amministrata dall’avvocato Rocco Fuina sta esercitando tutti i passaggi tecnici e giuridici per non perdere nessuna opportunità di finanziamento ordinaria e straordinaria per il completamento e la messa in esercizio della Pista Mattei.
Quanto alla gara per l’affidamento della gestione dell’aviosuperficie, la stessa verrà espletata solo e soltanto quando sarà completata l’infrastruttura. Dopo le vicende giudiziarie che hanno rallentato il cantiere dal 2008 al 2011 l’amministrazione del CSI, anche su impulso del Governo regionale, ha dunque ripreso il progetto originario aggiornandolo e rimodulando l’impiego delle risorse finanziarie residuali, al fine di completare i lavori di prolungamento della pista per circa 200 metri e l’installazione delle altre infrastrutture necessarie. Circa le apparecchiature non installate, c’è da precisare che nell’ambito della risoluzione contrattuale avvenuta bonariamente con l’impresa appaltatrice all’epoca del sequestro giudiziario, le apparecchiature acquistate da quest’ultima sono state consegnate al Consorzio il quale ha giustamente ritenuto di non installarle fino a quando non vengano completate le opere civili (edili e stradali) per evitarne il degrado. Al fine di proseguire l’opera di completamento dell’infrastrutturazione dell’aviosuperficie, il Consorzio ha appaltato i lavori di delocalizzazione richiedendo al Comune di Pisticci il rilascio del titolo abilitativo, ad oggi, non ancora pervenuto. Per tale problematica, il Consorzio ha ritenuto, prudentemente, di affidarsi ad uno studio legale specializzatoal fine di derimere la kafkiana e controversa diatriba tra pareri contrapposti. In data 4.12.2020 è pervenuto il predetto parere, confermando la correttezza dell’istanza di PdC da parte del Consorzio e quindi l’obbligo da parte del Comune di Pisticci di riattivare il procedimento di rilascio immediato del titolo abilitativo.
Pertanto il 22 c.m., alla luce di quanto emerso dal parere legale acquisito, è stata inoltrata al Comune di Pisticci l’istanza di riattivazione del procedimento amministrativo di rilascio del titolo abilitativo.
Infine, per quanto riguarda i rapporti tra Winfly ed il CSI, con ordinanza del 19/11/2018, il Tribunale di Matera ha totalmente accolto la domanda di reintegro in possesso dell’aviosuperficie con obbligo per la Società Winfly s.r.l. di riconsegna della stessa. Ad oggi tali beni non sono stati ancora rimossi dalla società per questo il CSI ha dato mandato ai suoi legali di procedere per addivenire alla conclusione di questa annosa vicenda.