Bernalda dice no allo Sblocca Italia. Silenzio assordante da Pisticci

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Approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Bernalda la mozione contro il decreto Sblocca Italia: dalla riunione consiliare tenutasi lo scorso 14 novembre presso la Sala Consiliare del Comune jonico è venuto fuori il rischio concreto per la salute dei cittadini e per l’ambiente in seguito ad un possibile aumento di estrazioni petrolifere in Basilicata. Con questa decisione, l’Amministrazione Comunale si associa ai Sindaci della Lucania che hanno già approvato tale mozione: essa chiede al Presidente della Regione Marcelo Pittella e alla Giunta Regionale di impugnare l’art 38 del decreto davanti la Corte Costituzionale per sospetta violazione della Carta Fondamentale, ma, al momento, il Governatore sembra non volerne sapere. Dopo Policoro, anche Bernalda si accoda alla lunga lista di Comuni lucani che chiedono l’impugnazione dell’art 38: all’appello, paradossalmente, manca il Comune di Pisticci che, attualmente, risulta il territorio più martoriato dall’inquinamento (si pensi all’ultimo sversamento di petrolio dall’oleodotto nel terreno). Al momento non è previsto alcun Consiglio Comunale per discutere la questione, ma i cittadini sperano che anche Pisticci possa aggiungersi alla lista di enti lucani che hanno fatto fronte comune per fermare trivelle ed inquinamento.

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