Diciassette i milioni di italiani che hanno giocato d’azzardo almeno una volta nell’arco dello scorso anno. A certificarlo i più recenti studi IPSAD ed ESPAD dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. La prima è una ricerca sulla popolazione in generale. La seconda, invece, prende in considerazione la popolazione di studenti fra i 15 e i 19 anni. Sette anni fa, nel 2010, il dato si attestava sui 10 milioni. A giocare sono più uomini che donne e fra gli adulti vanno di moda – se vogliamo così scrivere – i diffusissimi Gratta&Vinci (74%), il classico Lotto e la sua evoluzione SuperEnalotto (50,5%), infine, le scommesse sportive (28%). A riprova delle crescita del gambling in Italia c’è poi un altro studio, quello reso noto dalla Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi sul finire d’agosto. Stavolta è stato preso in considerazione il numero delle attività legate al gioco presenti nel registro delle imprese sia nel primo trimestre del 2017 che in quello del 2018. A livello nazionale il dato è passato da 10.418 attività a 11.139, facendo registrare così un +6,9%. Il territorio che ne raccoglie la quantità maggiore è rappresentato dalla provincia di Napoli (1.307, l’11,7% del totale nazionale, +4,6% in un anno) che precede quelle di Roma (904, 8,1% italiano e +4,8%) e Milano (480, 4,3% e +9,1%). Volendo poi concentrarci sul differenziale di crescita ecco che Nuoro occupa il gradino più alto del podio (+28,6% di variazione fra il 2017 e il 2018) davanti a Vicenza (+27,8) e alla coppia formata da Novara e Cagliari (+27,3%).
E la Basilicata e i territori di Matera e Potenza? A livello regionale le attività sono passate dalle 67 del 2017 alle 73 del 2018, facendo quindi registrare un +9%. Dato quindi sette punti percentuale sotto quello nazionale. Ma la crescita è da addebitarsi integralmente al territorio potentino. Perché Matera e provincia presentano un saldo pari a zero. Le attività legate al gioco erano 22 due anni fa, sono rimaste 22 l’anno scorso. Mentre a Potenza e hinterland il dato è cresciuto da 45 a 51. Numeri che poco raccontano sulle preferenze di quei giocatori ormai habitué della Rete.Perché tornando ai due studi dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, a colpire è anche un altro dato: gli italiani che hanno giocato d’azzardo online nel 2017 ammontano a 1,4 milioni. Soprattutto, la maggior parte di loro ha scelto di aprire le porte di una poker room o di un casinò online, come per esempio quello di netbet.it, direttamente dallo smartphone. Indizio quest’ultimo che per giocare non è più necessario occupare la sedia davanti a un desktop come accadeva fino a qualche anno fa.