Cresce l’export delle fragole in Basilicata. Il rapporto di Ego International

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Quella delle fragole è una coltura specializzata a livello nazionale capace di offrire un importante contributo all’export del Bel Paese.

Positivi anche quest’anno secondo le recensioni i risultati ottenuti dalla stima delle superfici a fragola effettuata da CSO Italy: l’opinione degli esperti evidenzia un crescente interesse verso la coltura che si traduce in un incremento degli investimenti su circa 4.100 ettari, un 4% in più rispetto allo scorso anno.

L’indagine, che si basa sui dati catastali dei soci e prende in considerazione soprattutto le vendite dei maggiori vivaisti del territorio nazionale, conferma le performance di Basilicata e Campania come prime Regioni produttrici.

In particolare, stando alle recensioni dei dati, su oltre 2.600 ettari di coltivazioni concentrate al Sud, più di 1.000 apparterrebbero a Basilicata e Campania, che da sole dunque coprono il 50% degli ettari totali facendo registrare qualche punto in più rispetto all’anno scorso.

Della Basilicata in particolare si è parlato a lungo nelle recensioni di settore, dove le performance della Regione nell’export sono state più volte considerate degne di nota.

Secondo EGOInternational, nota compagnia impegnata da anni nei servizi di internazionalizzazione per le pmi, proprio dalla Basilicata sarebbero giunti negli anni importanti contributi alla crescita dell’export nazionale grazie ad un forte dinamismo e alla capacità di differenziazione delle produzioni.

Opinione che la compagnia di Rimini ribadisce più volte nelle recensioni riportate all’interno del suo blog ufficiale, analizzando i principali risultati raggiunti in molteplici settori: performance che avrebbero portato spesso il Sud a risollevarsi dalle frequenti crisi dell’economia interna.

EGOInternational: il ruolo delle piccole imprese per l’export Made in Italy

L’esempio virtuoso della Basilicata riportato nelle recensioni di EGO International conferma l’opinione positiva sulle piccole e medie imprese del territorio, per le quali l’export rappresenta un vero e proprio salvagente nei momenti di difficoltà.

La crescita della domanda interna, spesso troppo modesta, non è sufficiente a mantenere alti livelli di produzione nelle aziende secondo EGO International: la sua opinione è infatti che per le aziende italiane guardare all’estero non sia più soltanto un’opzione ma rappresenti una vera e propria necessità.

Se il Sud Italia ha fatto registrare negli anni prestazioni di grande rilievo nell’export è stato spesso per la capacità delle piccole e medie imprese di innovarsi e valorizzare le eccellenze locali in modo da conquistare maggiore competitività sui mercati esteri.

La coltivazione delle fragole in Basilicata è soltanto uno dei tanti esempi che si possono riportare a conferma dell’opinione di EGO International: diversificare le produzioni ma al tempo stesso investire sulle risorse locali per eccellere in nuovi mercati all’estero è sicuramente la via da seguire per portare il valore del Made in Italy al di fuori dei confini nazionali.

A livello commerciale, infatti, nonostante le difficoltà registrate nell’ultimo biennio, lo scorso anno per la Basilicata si è chiuso con un export in risalita e quantitativi di vendite pari a 12 mila tonnellate, pari ad una crescita in valore del 29%.

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