Denunce e idee nuove nel convegno sull’agricoltura a Marconia

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Le ottime iniziative vengono sempre premiate, soprattutto se pongono come punto focale tematiche che interessano fortemente la collettività. E così è stato per il convegno organizzato dal Movimento Cinque Stelle Pisticci Marconia, con il patrocinio del Comune di Pisticci, sul delicato tema delle ripercussioni dell’inquinamento ambientale nel settore agricolo, al quale hanno partecipato anche alcune classi dell’ITAS di Marconia, naturalmente interessate da argomenti che ogni giorno affrontano sui banchi di scuola.
Tra i relatori era presente anche il Portavoce del Movimento di Beppe Grillo, Giuseppe L’Abbate che, membro della XII Commissione Agricoltura, ha prima ascoltato i problemi che affliggono da anni il territorio del metapontino, profondamente devastato in campo agricolo dall’ inquinamento selvaggio, e poi ha spiegato alla numerosa platea giunta da ogni parte della Basilicata, cos’è la PAC (Politica Agricola Comune) e come si accede a questi importantissimi fondi europei. Oltre al parlamentare pentastellato, presente anche il Portavoce al Consiglio Regionale Giovanni Perrino che ha esposto le iniziative che il suo gruppo intende proporre in Regione. Ma l’inizio del dibattito, gestito con bravura e ironia da Filippo Ambrosini, membro del Movimento Cinque Stelle locale, ha avuto come protagonista il Sindaco di Pisticci Vito di Trani che ha effettuato dichiarazioni scioccanti (ma non troppo) sulla situazione ambientale del territorio pisticcese: “Abbiamo effettuato alcune analisi in una vasca di scarico nei pressi della Pista Mattei e abbiamo trovato all’interno del petrolio. Immediatamente abbiamo effettuato una denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica, perché la situazione in cui ci troviamo è ormai insostenibile. La mia amministrazione è pronta a scendere in campo ed affrontare i poteri forti: impegno difficilissimo, per questo contiamo anche sull’appoggio di questi ragazzi che oggi sono qui e per i quali dobbiamo combattere, affinchè il loro futuro non sia costituito da povertà e tumori”. Il primo cittadino pisticcese è un fiume in piena: “Il progetto Valbasento è ormai fallito: dopo quarant’anni quello che ci è rimasto è solo morte, tumori e povertà. Com’è possibile che la Basilicata, ricchissima di petrolio e materie prime, risulti la regione più povera d’Italia secondo i dati ISTAT? Com’è possibile che i controllori della situazione ambientale non facciano nulla per fermare lo scempio che sta accadendo nel nostro territorio? L’inquinamento non colpisce solo l’agricoltura, ma tutti gli altri settori economici, su tutti il turismo, al quale il nostro territorio aspira”.
Di Trani, in qualità di medico di base, denuncia anche un numero troppo alto di morti causate dal male del secolo, il cancro che, nel territorio pisticcese, miete vittime in percentuali superiori a quelle nazionali. Proposte ce ne sono: “Anzitutto bisogna imporre ad ENI di usare tecnologie molto più sicure che tutelino la salute degli abitanti della Regione e di trattenere percentuali molto più alte degli introiti che attualmente la Basilicata riscuote dall’estrazione del petrolio che ad oggi rappresentano una miseria. Quindi,fondamentale è investire nella prevenzione”.
E l’assessore all’Ambiente locale, Pasquale Grieco rincara la dose: “Esiste da tantissimi anni uno studio Sentieri che certifica lo stato di disagio ambientale del nostro territorio, ma, a causa della “sciatteria” (parola ripetuta più volte) degli amministratori, nulla è stato fatto in tal senso e, così, conviviamo con la chimica del passato che ha danneggiato i terreni ed è giunta fino alla catena alimentare”.
Il professor Lasalandra, agronomo di Policoro, ha esposto, rivolgendosi soprattutto ai ragazzi, la situazione ambientale del metapontino, falcidiato da discariche abusive diffuse a iosa sul territorio e di come ormai esso risulti completamente contaminato. “Pensate che tutti gli scarti dell’ENEA terminano in mare, nel cui limo sono state trovate pesanti tracce di cesio radioattivo”. Una vera bomba ecologica la situazione del nostro territorio.
L’aspetto pedagogico sulle forme di agricoltura è proseguito con l’intervento di Arturo Caponero, presidente di Legambiente Montalbano e ricercatore ALSIA, che ha introdotto e spiegato come l’uso dei pesticidi influisca sulla rovina dei prodotti agricoli e su come l’Unione Europea abbia posto dei freni a questi prodotti.
Il deputato L’Abbate ha spiegato, invece, le origini e il funzionamento della PAC, la politica europea che concede fondi settennali alle agricolture dei vari Stati membri affinchè l’Europa possa essere tra le migliori esportatrici di prodotti agricoli su scala mondiale: “Questi fondi sono assolutamente fondamentali per permettere all’agricoltura italiana di viaggiare su ottimi livelli, ma, puntualmente, ogni sette anni dei fondi che ci spettano, riusciamo ad ottenerne all’incirca il 50% a causa dell’incapacità burocratica della pubblica amministrazione che presenta domande e bandi inadeguati o incompleti, con conseguenze catastrofiche su quelle aziende agricole che perdono questi importantissimi contributi”.
Il consigliere Regionale Perrino torna a parlare della questione ambientale locale, plaudendo al coraggio dell’amministrazione locale nel denunciare finalmente la catastrofe con cui il popolo pisticcese convive da troppo tempo: “Ma questo non basta: dobbiamo estirpare il problema alla radice. Noi non abbiamo bisogno di ENI, è ENI che ha bisogno di noi. Dobbiamo avere il coraggio di combattere i poteri forti”. Critica inoltre alle modalità di monitoraggio del territorio: “ Nel 2013 la nostra Regione ha prodotto un dossier incredibilmente rassicurante sull’ambiente lucano, ma altri dati dimostrano il contrario: come si fanno questi controlli?” Una domanda che si sente da tantissimo tempo, ma alla quale in pochi sono riusciti a trovare una risposta che non sia l’inettitudine dei controllori.
L’avvocato Giandomenico Di Pisa ha introdotto e spiegato come la legge di fatto vada a punire l’inquinamento ambientale: “In Italia il reato di disastro ambientale, fino a febbraio 2014, non era presente nel nostro ordinamento: questo è un qualcosa di incomprensibile, visti i casi dell’ILVA di Taranto, del fiume Lambro o lo stesso caso della TecnoParco in Val Basento; esiste il principio di prevenzione che deve essere assolutamente applicato dagli organi preposti nei casi in cui sia certificato che una azienda o un’impresa distrugga la salute dei cittadini”. Ma il suo appello è diretto ai ragazzi: “Dovete essere informati, dovete conoscere: solo in questo modo potrete dire la vostra in ogni occasione e combattere le ingiustizie; solo così potrete essere cittadini attenti e non schiavi di poteri forti.”
Nel successivo dibattito è intervenuto anche il candidato lucano del Movimento Cinque Stelle per le Europee di maggio, Piernicola Pedicini che sottolinea l’importanza della prevenzione che parta dal basso per poi giungere ai massimi livelli: “Solo ponendo l’attenzione ai singoli casi e alle più piccole realtà si può avere un controllo deciso e stabile della situazione ambientale.”
A conclusione del dibattito, l’assessore Grieco lancia un appello: “Per risolvere queste problematiche così delicate l’azione fondamentale è porre al centro di qualsiasi dibattito la scienza: solo quella soluzione verificata scientemente può produrre risultati efficienti per la salute della gente.”
Temi forti e molto vicini alla realtà quotidiana che hanno permesso ai cittadini di ascoltare non solo denunce, ma anche proposte e di partecipare attivamente al tentativo di combattere le ingiustizie ambientali che stanno distruggendo il nostro territorio. Solo con l’unità e con il coraggio possiamo uscire da questa tragica situazione: è questo il momento di rialzarsi dall’anonimato e restituire al nostro territorio un benessere che ha perduto da troppo tempo.

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