Uno degli sport più duri al giorno d’oggi è sicuramente quello del ciclismo, come ben sanno anche gli appassionati di scommesse che puntano su NetBetNews.it. Tra i protagonisti italiani che si sono maggiormente messi in evidenza nel corso degli ultimi anni, troviamo sicuramente il lucano Domenico Pozzovivo.
Una lezione di sport e di vita
Ebbene, nel corso del mese di agosto di tre anni fa, un sinistro stradale sembrava aver tranciato a metà la sua carriera. Eppure, come hanno saputo fare tanti altri grandi ciclisti prima di lui, anche il buon Domenico ha dimostrato di avere un carattere da campionato e di saper battere pure la cattiva sorte.
Una lezione che Pozzovivo ha dato non solamente agli appassionati di ciclismo, ma un po’ a tutti. Un insegnamento su come si deve affrontare la vita, spinti da quella passione che, nel caso di Pozzovivo, si è sempre manifestata nel ciclismo.
Impossibile non notare i sacrifici che l’atleta di origini lucane ha fatto e sta continuando a fare pur di essere sempre competitivo nel mondo del ciclismo professionistico. Ormai Domenico si deve considerare un veterano di questo sport, ma si è rimesso in sella dopo l’incidente stradale anche per dimostrare a sé stesso che può tornare non solo a correre, ma anche a vincere.
La storia di Pozzovivo dopo l’incidente
Originario di Policoro, classe 1982, Pozzovivo è un ciclista che ha dimostrato fin dal primo momento importanti doti come scalatore, diventando professionista nel 2005. Tra le principali caratteristiche del buon Domenico troviamo indubbiamente una grande costanza e la voglia di non mollare anche quando si è trovato in difficoltà.
I risultati non sono stati eccezionali come in un primo momento i suoi fan speravano, ma in ogni caso Pozzovivo si è tolto diverse soddisfazioni. Ad esempio, si è portato a casa una tappa dell’edizione 2012 del Giro d’Italia, ha trionfato nel Giro del Trentino sempre nello stesso anno, senza dimenticare come si è imposto anche in una tappa in Catalunya nel 2015, oltre che staccando tutti in una tappa del Giro di Svizzera due anni dopo.
Arriva il 2019 e, purtroppo per Pozzovivo, si porta in dote anche un nefasto scherzo architettato dalla cattiva sorte. Infatti, nel corso di un allenamento nel mese di agosto, il ciclista lucano è stato investito da una vettura. Un impatto tremendo, che gli ha provocato tante fratture e l’ha costretto a dire addio al sogno Vuelta, a cui avrebbe dovuto partecipare di lì a breve.
A 39 anni corre con lo stesso entusiasmo di un ragazzino
E non ha stupito chi non lo conosce bene il sorriso con cui Pozzovivo si è presentato all’esordio con la nuova squadra, a febbraio di quest’anno. Lo stesso scalatore nativo di Policoro ha messo in evidenza tutta la sua grande soddisfazione nell’aver intrapreso questa nuova esperienza. Si tratta di un’opportunità importante per il lucano, probabilmente l’ultima di un’ottima carriera.
Tenendo conto di quello che gli hanno detto i medici subito dopo l’incidente nel 2019, quando sembra che fosse quasi impossibile rivederlo ancora in bici, perlomeno a livello professionistico, ecco che trovare Pozzovivo ancora protagonista, nonostante lo scorrere del tempo, sembra quasi un piccolo miracolo. Eppure, la differenza per l’atleta lucano l’ha fatta proprio quella voglia di rivalsa e di dimostrare come abbia ancora tutte le capacità di tornare ai livelli pre-incidente.
Pozzovivo si è messo in testa un grande obiettivo, di certo non semplice da raggiungere. Ovvero, dimostrare a tutti di essere ancora capace di piazzarsi nella top ten di un Grande Giro. Dal 2019 ad oggi è iniziata una sorta di seconda carriera per Domenico e ha già dimostrato di stupire tutti grazie al suo spirito di sacrificio che ha ben pochi eguali.