E’ un Matera presente/assente, Casertana – Matera 3-1. Le pagelle di Tommaso Taccardi

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Un Matera presente fisicamente ma assente mentalmente perde malamente a Caserta dopo essere passata in vantaggio, dopo soli due minuti, con Dammacco. La rimonta dei falchetti, porta la firma di Corado, su rigore al 10′, Rajcic al 33′ e Ciotola al 41′. Da registrare un rigore parato da Biscarini, al 32′, su Orlando.
Partita povera di contenuti tecnici e agonistici da parte dei biancazzurri materani che escono, dalla sfida in campania, malconci fisicamente in alcuni suoi uomini (Infantino, Gigli,Bertoncini e Salandria) e che lasciano il terreno di gioco a causa di infortuni. Il team di Auteri terminerà la gara in nove uomini perché il mister di Floridia aveva già esauriti i cambi a disposizione.
Le pagelle di Tommaso Taccardi:
25) Biscarini VOTO 7. Il quarto portiere del Matera (attualmente terzo) non sbaglia praticamente nulla quando viene chiamato in causa. Al 6′ blocca su Corado e, al 70′, sempre sullo stesso attaccante sventa la minaccia. Ad impreziosire la sua gara il bel rigore parato ad Orlando al 32′. Sul secondo rigore subito, poteva forse essere un po’ più lucido nell’uscita.
6) Bertoncini VOTO 4,5. Imbarca acqua dalle sue parti. Male nelle fasi difensive e male nell’uscire fuori, palla al piede, ad appoggiare palla. Sul rigore da lui scaturito, prende palla nettamente anche se, la sua scompostezza nell’intervento in area era evidente. Nel rincorrere Corado si fa male ed esce anzitempo dal terreno di gioco lasciando la squadra in 10 uomini.
28) Ingrosso VOTO 5,5. Riproposto al centro della difesa è il più positivo del reparto arretrato. Nell’occasione del gol di Ciotola va in “bambola” anche lui.
36) Gigli VOTO 5. Con le sue lunghe leve dovrebbe prendere qualche palla alta in più ma non ci riesce. E’ imbarazzante la poca reattività che ha nell’occasione del rigore guadagnato da Orlando. Lento, esce per infortunio ed è sostituito da DE FRANCO al 57′ (SV) che si limita alla normale amministrazione.
26) Salandria VOTO 5,5. Schierato in una inedita posizione (quarto basso a sinistra) va in confusione spesse volte in collaborazione con Armeno. De Marco per lui è una brutta gatta da pelare quando agisce in coppia con Finizio, si impegna tanto. Suo l’assist per il gol di Dammaco, esce per un risentimento muscolare ad una manciata di minuti dal termine lasciando la sua squadra in nove uomini.
15) Didiba VOTO 4,5. Un pesce fuori dall’acqua. Ci mette la buona volontà e nient’altro. Si dimentica Rajcic in occasione del vantaggio campano. Sostituito da SARTORE al 57′ (SV) che, nonostante abbia più di mezz’ora a sua disposizione, entra in un momento in cui la gara si trascina stancamente.
8) Iannini VOTO 5. Al rientro. Gestisce le sue forze nell’arco dei 90′ minuti, non ancora nella condizione ideale, dalle sue parti agisce Giorno, tra i migliori dei suoi, e non ha vita facile.
11) Armeno VOTO 5,5. Cerca di dare una mano in fase difensiva a Salandria e cerca di rilanciare l’azione come meglio può appoggiando la fase di attacco nella mediocrità generale. Più di così, non si può.
39) Lanini VOTO 4,5. Tutto fumo e niente arrosto. Non funzionale alla squadra, egoista ed innamorato del pallone.
Non ne azzecca una, a sua parziale giustificazione, il fatto che funge da punta aggiunta e gioca, praticamente, da esterno di centrocampo. Saltato da Giorno facilmente in occasione del gol di Rajcic.
9) Infantino VOTO 5. Nullo, inesistente. Stagione da dimenticare per il bomber materano, un risentimento muscolare in uno scatto, lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco al 67′ sostituito da STRAMBELLI (SV).
16) Dammacco VOTO 6,5. Di incoraggiamento. Gol di buona fattura dopo un dribbling secco a mettere a sedere l’avversario.
All. AUTERI VOTO 5,5.
Attua un ampio turn over dando spazio a chi ha giocato meno in stagione in prospettiva Venezia variando modulo di gioco. Nel post partita, motiva la sconfitta, sottolineando il fatto che i suoi uomini erano con la testa a Venezia e demotivati rispetto agli avversari. Troppi infortuni muscolari nel suo roaster.
Non ci resta che attendere la finale di ritorno a Venezia sperando che la coppa, prenda la via dei sassi.

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