Alcuni fanno risalire la festa di San Bernardino da Siena alla venuta del sacro corpo, altri alla guarigione del bambino di Nocera, fatto è che decine di migliaia di persone hanno affollato Corso Umberto per il magnifico corteo storico della festa patronale, in onore del Santo patrono di Bernalda. Dopo il bacio della reliquia del Santo, donata da Papa Innocenzo X grazie a Matteo Parisi suo chirurgo, e lo scambio dei doni tra le città gemellate di Siena, L’Aquila, Massa Marittima e Mirabella Eclano, erano anni che non si vedeva un corteo di tale magnificenza: cavalli e cavalieri, sbandieratori, archibugieri, chiarine, arcieri, trombonieri, balestrieri, mangiafuoco, gruppi storici provenienti da ogni parte di Italia.
Durante la rievocazione storica, nella piazza del castello, all’uscita del Santo dalla Chiesa Madre come nel gennaio 1735, Carlo III di Borbone rende omaggio a San Bernardino, dando il via ai 2 km di corteo storico fino all’arrivo a largo San Donato.
Grande compostezza e tanti i volontari che hanno sostenuto il comitato festa affinchè la festa ritornasse ai vecchi splendori. All’arrivo del corteo storico, alla chiesa di S. Donato, il Santo ha preso posto sul carro e, dopo l’attraversamento di tutto lo splendido Corso Umberto, è avvenuto lo sparo dei fuochi pirotecnici.
La stampa e i social hanno espresso sentiti complimenti al comitato festa e all’amministrazione comunale di Bernalda, nella cui cittadina non si vedeva da anni una festa cosi bella e ben organizzata.