“Il nostro Movimento – afferma in una nota il Movimento Culturale Spiragli -ha sempre sostenuto nei fatti e non solo con le parole -e in tempi non sospetti- la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019, forte della convinzione che quella potesse costituire un’ innegabile opportunità di sviluppo per l’intero territorio murgiano.
Da tali premesse nasce l’idea di costituire, per tramite di un protocollo d’intesa, l’Area Metropolitana Murgiana, da intendersi quale comune campo d’azione strategica volta alla creazione di un vero e proprio brand traducibile in un’ offerta turistica qualitativa e promozionale di un’area vasta.
Sono state queste le ragioni che hanno portato i sindaci di Matera, Altamura, Gravina in Puglia e Santeramo in Colle a sottoscrivere, il 25 settembre dello scorso anno, presso il Teatro Mercadante di Altamura, su iniziativa di Spiragli e di Pietro Dileo, un documento con il quale hanno assunto formalmente l’impegno a istituire una rete virtuosa tra enti pubblici e realtà associazionistiche e imprenditoriali private, uniti sotto l’egida di una condivisa e lungimirante idea di crescita.
A quelle parole il nostro Movimento, com’è nella sua natura, ha dato seguito organizzando, in quella che solo successivamente -il 17 ottobre scorso- sarebbe diventata la Capitale Europea della Cultura per il 2019, “Solchi”, una rassegna artistica alla quale hanno partecipato artisti del calibro di Eugenio Finardi, Max Manfredi e Ferdinando Scianna.
Lo abbiamo fatto perché crediamo nelle nostre idee e amiamo vederle prendere forma; lo abbiamo fatto anche al cospetto della latitanza del sindaco materano Salvatore Adduce, il quale, all’indomani della legittima consacrazione a Capitale di Matera, dimenticando gli impegni assunti il 25 settembre insieme ai suoi colleghi, vestendosi dell’aura del trionfatore, si è reso protagonista di una serie di “incidenti diplomatici” (per usare un eufemismo) ai quali, francamente, si fa fatica a trovare una giustificazione.
Sorvoliamo -per evitare accuse di presunzione e vanagloria- sulla sua mancata risposta alla lettera datata 21 ottobre 2014 del nostro presidente; lettera con la quale, fatte salve le felicitazioni del caso per l’investitura di qualche giorno prima, si chiedeva ad Adduce di continuare sulla direzione tracciata con il protocollo di intesa, non trascurando l’importanza che Cava Pontrelli, il sito paleontologico più importante d’Europa, poteva rivestire all’interno dell’Area Metropolitana Murgiana con Matera Capitale.
Sorvoliamo, altresì, sull’assenza del signor sindaco, il 10 dicembre scorso, alla conferenza stampa organizzata dal nostro Movimento presso la sala consiliare del Comune di Altamura per presentare la rassegna “materana” Solchi; conferenza stampa alla quale, bontà loro, erano presenti il cantautore milanese Eugenio Finardi il sindaco di Altamura, Mario Stacca, quello di Gravina, Alesio Valente e quello di Santeramo in Colle, Michele Dambrosio.
Sorvoliamo su queste e su molte altre gravi inadempienze da parte del sindaco capitolino: ci viene, tuttavia, molto difficile sorvolare su come deliberatamente e in barba a qualsiasi formale protocollo egli abbia ignorato un impegno preso con il nostro Movimento e con il Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Veronico, il quale, su nostra sollecitazione, aveva deciso di portare “in dote” alla neo eletta Capitale il recentissimo conferimento al Parco della “Carta Europea del Turismo Sostenibile”.
È nostra ferma intenzione, nonostante tali fatti incresciosi, continuare ad operare per il raggiungimento di un obiettivo comune, che travalichi anche il fatidico 2019, intensificando le nostre collaborazioni con le realtà associazionistiche proattive dell’Area Metropolitana Murgiana, memori di un detto latino che anche Salvatore Adduce dovrebbe ben tenere a mente: sic transit gloria mundi.
Siamo certi che i materani, più che i loro rappresentanti politici, sapranno individuare le giuste strategie e fare le adeguate scelte per condurre l’intero nostro territorio verso una significativa svolta, che abbia finalmente il valore del definitivo riscatto.