Michel Catalano è lo sventurato tipografo che, lo scorso 9 gennaio, è stato prigioniero dei fratelli Kouachi presso la città di Dammartin-en-Goele-, città in cui ha sede la sua attività. Gli autori della strage di Charlie Hedbo hanno tenuto Michel rinchiuso negli uffici della tipografia per alcune ore, prima di rilasciarlo ed essere uccisi dalla polizia francese. Ai microfoni del Tg1, Michel Catalano ha raccontato di avere origini lucane: “Sono originario di Vaglio, Basilicata e ho un cugino ad Asti e a tutti quelli che mi hanno visto in tv voglio dire che sto bene, anche se è difficile ritornare alla normalità”. Il tipografo di origini lucane ha raccontato all’inviato Rai quanto accaduto durante l’assedio di Dammartin e dell’incontro con i fratelli Kouachi: “Appena li ho visti li ho subito riconosciuti e sono andato verso di loro, imponendo al mio dipendente Lilian di nascondersi. Sono stato più di un’ora con loro: ad un certo punto ha suonato un fornitore e io ho chiesto ai due fratelli di lasciarlo stare- prosegue il proprietario della stamperia che ha curato anche uno dei due terroristi feriti- Ho visto che perdeva molto sangue e ho pensato che aiutarli era l’unico modo per tenerli calmi. Dopo mi hanno rilasciato, ma finchè Lilian non è stato liberato non sono stato tranquillo perchè io gli avevo detto di nascondersi”. Ore concitate per il tipografo originario di Vaglio di Lucania, piccolo Comune di 2000 abitanti in provincia di Potenza che saluta con orgoglio il franco-italiano che non ha dimenticato le sue origini e che ha dimostrato grande coraggio e sangue freddo in una situazione così drammatica come quella verificatasi nella sua tipografia.