Ormai è un cult iniziato con l’inizio del Festival: cioè seguire la kermesse canora sanremese e parallelamente, i commenti live di Antonio Andrisani dalla Capitale europea della Cultura 2019. E sono in tanti, più di quel che si pensi, i seguaci dell’attore e regista materano che, di fronte alla tv, hanno in mano il tablet o lo smartphone aperto sul profilo facebook di Andrisani. Pronti a gustarsi lo show nello show. E non si tratta di commenti o critiche scontate, di quelle da stampa patinata, ma si tratta di quello che tutti pensano ma non hanno mai osato esprimere su quello che Sanremo ci propina. Bene. Antonio Andrisani lo fa. Da vero opinion leader. Come ha sempre fatto squarciando il velo dell’italica e lucanica ipocrisia.
E così, con il suo “mamma che cessa”, finalmente ha sdoganato la figura di Arisa come la “racchia” del festival. Non se ne poteva più. La stampa di questi giorni ha scritto di tutto sulla nostra corregionale, gaffeur palesemente inadeguata e vestita senza gusto. Ma Andrisani ha avuto coraggio ed è stato il primo ed unico lucano a dirlo pubblicamente. Facendo anche un favore al Comitato Matera 2019 visto che da giorni si inseguono voci che vorrebbero Rosalba Pippa, in arte Arisa, come testimonial di Matera 2019. Proprio a noi vogliono propinarla? Ma per guardare il festival Andrisani, che non è uno sprovveduto, ha preso le sue precauzioni. E già dalla prima sera si è dotato di un reggipalle, o meglio (come si vede in foto) di una vera e propria imbragatura speciale per i gioielli di famiglia.
Stasera il gran finale. Andrisani è esausto e preferirebbe evitare di sorbirsi la lunga diretta da Sanremo. Ma intervistato proprio stamattina nel suo quartier generale, in Piazza Vittorio Veneto a Matera, ha dichiarato di voler mettere a rischio la propria salute e la propria integrità mentale per i suoi numerosi follower. Forza Antonio, senza di te Sanremo non è Sanremo.