Leonardo Gallitelli non è più il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri: il generale lucano originario di Bernalda, infatti, dopo sei anni alla guida della “Benemerita”, lascia l’incarico per limiti di età e viene sostituito dal generale Tullio Del Sette. Sei anni di grande lavoro per Gallitelli che lascia nei suoi uomini un ricordo indelebile e una approvazione generale per il suo lavoro. In questi suoi anni di comando, il generale lucano ha posto al centro delle sue attenzioni le Stazioni dei Carabinieri sul territorio italiano, sempre protette dalla scure della spending-review e apprezzate per la loro importanza e vicinanza ai cittadini. Nato a Taranto nel 1948, Gallitelli ha vissuto a Bernalda in gioventù e, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, si avvia alla carriera militare nel 1967. L’alto ufficiale ha ricoperto la carica di Comandante di Compagnia prima a Viggiano, poi ad Aosta e Genova Portoria, per poi ottenere importanti successi alla guida del Nucleo Investigativo di Torino. La carriera brillante di Gallitelli prosegue senza intoppi con la nomina dapprima a Colonnello. Il successivo incarico lo porta a Roma, dove diviene per cinque anni il reggente del Comando Provinciale della Capitale. Dopo essere stato a capo della Regione Carabinieri Campania, Leonardo Gallitelli diventa Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dal 5 settembre 2006 all’11 giugno 2009, anno in cui riceverà l’incarico di Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, massima carica nel corpo militare italiano nato nel 1814. Una carriera brillante quella del bernaldese Gallitelli coronata da numerosi riconoscimenti, tra cui quello di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e di Gran Ufficiale dell’Ordine al merito. All’età di 65 anni, il generale lucano raggiunge il pensionamento con la consapevolezza di aver servito la Patria con ogni mezzo e tra i ringraziamenti dei principali protagonisti della scena politica italiana.