C’è anche il Presidio Permanente di Pisticci tra i numerosi gruppi lucani che hanno affollato le vie di Potenza chiedendo al Presidente della Regione Marcello Pittella l’impugnazione dell’art 38 dello Sblocca Italia dinnanzi la Corte Costituzionale. Una marea di gente ha colorato le vie del capoluogo lucano e, con grande civiltà e coraggio, ha rappresentato il dissenso di una Regione intera contro il pericolo delle trivellazioni in Basilicata e contro il rischio ambientale. Proprio i manifestanti provenienti dalla Valbasento hanno esposto lo striscione “Stop Veleni in Valbasento”, mentre un altro slogan è stato “Da Pisticci con furore: Basta Puzza e Tumore”. Dal Comune Jonico sono giunti non solo membri delle associazioni, ma soprattutto studenti e ragazzi, segno che il lavoro di informazione portato avanti nelle due settimane di sit-in nella centralissima Piazza Umberto I ha prodotto effetti importanti negli animi dei cittadini e i giovani della comunità pisticcese hanno risposto presente all’appuntamento con la difesa del futuro. Nei scorsi giorni i membri del presidio permanente di Pisticci e Marconia, oltre a continuare la loro azione di informazione della cittadinanza e di raccolta firme, hanno incontrato i giovani studenti dell’Istituto Agrario “Cerabona” di Marconia, riunitisi in assemblea straordinaria e pronti ad ascoltare e comprendere la situazione presente e futura della terra lucana. Inoltre, il Presidio Permanente ha incassato l’appoggio del Liceo Scientifico “Parisi” di Bernalda: gli alunni del plesso di via Anacreonte hanno, infatti, confermato la loro vicinanza alla lotta a tutela della salute e la partecipazione alla manifestazione di Potenza.
La Lucania si è riscoperta unita, solida e vogliosa di difendere la propria identità, l’ambiente e la salute dei suoi figli: non è poco per “quattro comitatini”.