Il Real Metapontino saluta la Serie D: fatale il pareggio contro la Puteolana

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L’epilogo della stagione sportiva è amaro per il Real Metapontino che torna dopo solo un anno in Eccellenza in seguito all’1-1 rimediato a Pozzuoli nella finale play-out. La squadra di Catalano doveva per forza conquistare la vittoria ed espugnare lo stadio campano, visto il miglior piazzamento degli avversari nella regular season: ma, al termine dei 120’, De Gennaro e compagni, nonostante una buona prova, non sono riusciti ad infilare per la seconda volta Despucches e questo ha permesso alla Puteolana di mantenere la categoria e rispedire nel calcio regionale la Celeste. Certo non era questo l’epilogo della stagione che patron Casalnuovo si attendeva: una squadra costruita male ad inizio stagione e rafforzata forse anche peggio; uno stadio, il “Perriello” di Policoro, sempre ai limiti della praticabilità; tifoseria seria assente; giocatori da categoria superiore che non hanno reso al massimo. Tutti questi fattori, conditi da sfortuna e mala sorte che hanno accompagnato i lucani durante tutta la stagione, hanno inciso nettamente sulla retrocessione finale. Ora per la squadra metapontina c’è da raccogliere i cocci e provare a riorganizzarsi, anche se dopo una retrocessione dalla Serie D non è mai facile far ripartire la macchina organizzativa societaria. Per quanto riguarda la partita, il Real nel primo tempo è più pericoloso, con Di Senso che coglie la traversa direttamente da punizione a metà frazione. Il portierino classe 91’ di casa è poi provvidenziale qualche minuto più tardi su una conclusione deviata di De Gennaro: un colpo di reni fantastico che tiene a galla i granata mai realmente pericolosi. Nella ripresa viene fuori la Puteolana che, sospinta da circa mille tifosi, prova a trovare il gol della sicurezza, ma i tempi regolamentari si chiudono sullo 0-0. Nell’over time accade praticamente di tutto: al 7’ del primo tempo è Orlando a sfruttare un erroraccio della difesa granata e battere con un geniale tocco sotto il portiere in uscita. Passano pochi minuti e Manco trova il pari con un preciso colpo di testa da calcio d’angolo; nell’esultanza il giocatore, già ammonito, prima si toglie la maglia poi, per la gioia, distrugge con un calcio la bandierina e così finisce anzitempo sotto la doccia. Il Real, che aveva assaporato la permanenza, si butta a capofitto nella disperata ricerca del gol del vantaggio, ma, nonostante la superiorità numerica, rischia più volte di capitolare. Al triplice fischio finale è festa grande per la tifoseria granata che rimane in Serie D, mentre il Real torna mestamente in Eccellenza con la consapevolezza di non aver sfruttato al meglio tutte le sue potenzialità durante la stagione.

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