“Il Presidente Pittella sta pian piano attuando – sostiene Rosa in una nota- la sua rivoluzione democratica, a colpi di scivoloni e magre figure: la sua Basilicata (quel che ne resta) sta prendendo forma. Ci sta abituando a consulenze balneari, incarichi ad personam e futili progetti per ingraziarsi l’amico di turno; il tutto rigorosamente con denaro pubblico.
Noi continuiamo a volerci vedere chiaro e abbiamo presentato due interrogazioni per chiedere spiegazioni su alcuni affidamenti alla SCAI per servizi di comunicazione.
Sicuramente la SCAI Comunicazione è leader nel settore anche tenendo conto degli incarichi che la Regione Basilicata le affida.
Ad esempio, il 18 giugno 2014, il servizio di organizzazione della riunione del VII comitato di Sorveglianza del PO FSE Basilicata 2007-2013, per la cifra € 11.590,00; il 12 agosto 2014 il servizio di organizzazione della missione regionale “Strategia Nazionale Aree Interne in Basilicata” previsto per i giorni 3 e 4 Luglio 2014 per € 5.965,00. Insomma tanto da fare per la SCAI, oltre il recente affidamento della promozione delle attività del Presidente della Giunta.
Le modalità, però, sono alquanto curiose e singolari perché in uno degli affidamenti, quello per il comitato di Sorveglianza, prima, vengono invitate a presentare un preventivo due ditte, preventivi ritenuti dagli uffici eccessivi, e lo stesso giorno, quindi dopo aver aperto le buste e aver preso atto delle offerte, la Regione chiede ulteriore offerta alla SCAI Comunicazione e, lo stesso giorno, la SCAI risponde con una proposta “casualmente” più bassa.
Nell’altro affidamento, gli inviti a presentare un’offerta per la “diffusione e l’organizzazione delle attività” di un evento che deve tenersi il 2 e 3 luglio scorso sono inviati a tre imprese il 26 giugno, l’unica prontissima a rispondere è la SCAI, che il giorno dopo, il 27 appunto, presenta il proprio preventivo.
Riteniamo che le altre due imprese “ovviamente” non avevano alcun interesse. Ma, anche per comprendere le ragioni dei mancati riscontri, con le nostre interrogazioni abbiamo chiesto di conoscere i nomi delle imprese invitate e le modalità di “scelta preventiva”.
Siamo certi che come ogni volta il Presidente Pittella rinvierà la questione all’autonomia degli uffici nella loro operatività. Abbiamo medesima certezza, però, che i ‘debiti’ di gratitudine si pagano con soldi propri e non con quelli pubblici”.