La Juventus di Max Allegri ha dato il via alla Continassa alla missione 2023. Dopo la risalita dell’ultimo periodo, l’obiettivo minimo è il mantenimento del posto tra le prime quattro che garantisce l’accesso alla prossima Champions League, per il resto dipenderà soprattutto dai possibili rallentamenti di club come il Napoli sta molto più in alto, anche se c’è Rabiot sempre più convinto della rimonta, mentre tecnico e squadra mantengono il riserbo. Pogba per ora sta assistendo da fuori alle partite dei compagni, Chiesa non ha fatto in tempo a finirne una per una doppia botta alla caviglia, primo tentativo di tornare in campo quasi subito mollato per dare spazio al rientro nell’infermeria del centro sportivo bianconero. Nulla di preoccupante, ma eventualmente ci sarà tempo per tracciare le condizioni del numero 7 attraverso altri esami clinici, considerando le lunghe giornate che ancora separano la Juve dalla trasferta di Cremona del 4 gennaio.
Pogba, difficile il rientro già a Cremona
Difficile per quella data immaginare il recupero pieno di Pogba, una situazione che è monitorata anche dai tifosi che affidandosi ai pronostici sulle scommesse di piattaforme specializzate a fornire tutti i numeri del calcio, attendono fino all’ultimo per avere un quadro chiaro sugli indisponibili e sulle chance di vittoria delle varie squadre. Il francese continua ad alternare la terapia al lavoro in palestra per il potenziamento muscolare attorno al ginocchio operato, non c’è altra indicazione per riabbinare con certezza Pogba ad un campo da calcio, quello già calcato con la stessa maglia bianconera che la scorsa estate aveva rappresentato una scelta di cuore e di fiducia ritrovata in sé stesso. Non c’è nemmeno una diagnosi ufficiale a spiegare per quale motivo un ginocchio operato il 5 settembre di menisco esterno, il più grave e lungo a guarire, non potrebbe reggere un riscontro di campo al 4 gennaio, praticamente quattro mesi esatti dopo l’operazione.
Vlahovic, la pubalgia ora è solo fastidio
Se per il centrocampista ex United lo staff della Juve pensa più alla sfida di una settimana dopo contro il Napoli, diversamente ci può essere solo speranza per Dusan Vlahovic, l’attaccante che ha visitato il J-Medical non solo per prassi da rientro post-Mondiale e che ha iniziato il lavoro differenziato accompagnato dalla terapia. Il problema solito è quello della pubalgia, a quanto pare più ridotta ora a fastidio che a vero e proprio dolore dopo il Mondiale disputato per amor di maglia della sua Serbia. Resta il fatto che sarà anche in questo caso una situazione da considerare quotidianamente, con l’aggravante di non poter determinare una data nemmeno indicativa di rientro a tempo pieno e dunque di guarigione completa.
I finalisti del Qatar, gli ultimi a tornare
Cuadrado da tempo sapeva che con la sua nazionale al Mondiale non ci sarebbe andato e un fastidio persistente al ginocchio sinistro lo mette nella stessa situazione di Vlahovic, anche se con qualche speranza in più che il tempo diluisca il problema prima della trasferta di Cremona. Non esattamente l’obiettivo di Pogba per il quale appare già conquista fisica e morale poter pensare a Napoli-Juve del 13 gennaio. In attesa dei recuperi dei big, a far sorridere Allegri c’è il rientro di Kostic, poi toccherà ai brasiliani reduci dal Mondiale. Infine si rivedranno anche Paredes, Di Maria e Rabiot, i carichi pesanti del Qatar pronti a guidare anche la Juve fino alla fine.