Il venerdì live del Ueffilo di Gioia del Colle vede come protagonista questa settimana i Krisma la band che più di ogni altra ha segnato il passaggio dal Punk alla Wave fino ad essere considerata tra i pionieri dell’Electro mondiale. I Krisma si esibiranno venerdì 7 febbraio alle ore 22 e 30. Originariamente Chrisma (acronimo nato dai nomi dei membri, Christina Moser e Maurizio Arcieri), nascono nel 1976. Maurizio Arcieri ha 31 anni e ha alle spalle un passato nel panorama del rock italiano anni 60, prima come leader della mod band “New Dada”, che ha avuto l’onore di suonare di spalla ai Beatles nel loro tour italiano, e poi come solista fino all’inizio degli anni 70; Christina Moser è una sua giovane fan, che diventerà di lì a poco sua moglie, nonché suo alter ego vocale. Il loro esordio risale alla pubblicazione dei mix “Amore”, di matrice tipicamente dance e “U”. Questi due lavori risulteranno lontani dallo stile musicale che li contraddistinguerà. Nel 1977 arriva il primo album, “Chinese Restaurant”, nel 1979 arriva “Hibernation”, e nel 1980 “Cathode Mama”, con cui si concretizza la loro svolta elettro-pop. Negli anni successivi Maurizio e Christina, tornati ad essere un duo, stabilitisi definitivamente a Londra, pubblicano “Clandestine Anticipation”, “Nothing to Do with the Dog” e “Iceberg”. Del 1989 è l’ultimo lavoro in vinile, per l’etichetta di Vasco Rossi, la Bollicine: “Non ho denaro”. In Italia, sono i pionieri del videoclip. Famoso diventa quello della canzone “Aurora B”, in cui i due simulano atti sessuali. A partire dagli anni novanta, iniziano a collaborare con Rai 3, MTV e France2. Ad aprire il concerto dei Krisma, alle ore 21 saranno gli Heroscimmia il duo formato da Antonio Andrisani e Giuseppe De Florio.
Domenica 9 febbraio alle ore 21 e 30 Ueffilo presenta “La Guerra dei cafoni” con Sergio Rubini (voce) e Michele Fazio (pianoforte).
Tratto dalla omonima opera letteraria di Carlo D’Amicis è uno spettacolo suggestivo in cui il suono delle parole, la poesia del ritmo e la magia della musica si incontrano in un viaggio che Sergio Rubini fa guardando alle sue radici attraverso le pagine del libro (edito dalla Minimum Fax e candidato al Premio Strega 2008).
L’opera, ambientata nel 1975, racconta la guerra che oppone i ragazzi benestanti di un villaggio della costa salentina e i loro conterranei figli di pescatori, pastori e contadini, detti “cafoni”. A dichiarare e alimentare questo conflitto è il quattordicenne capo dei “signori”, Angelo, soprannominato Francisco Marinho rapinoso calciatore brasiliano dell’epoca, altrimenti detto il Maligno. Ossessionato dall’odio per i cafoni, Francesco Marinho combatte in nome dell’ordine sociale, della divisione di classe, della continuità storica. Ma quando, per un tragicomico equivoco, nella sua visione del mondo subentra una punta di compassione, o forse di affetto, o forse di amore verso una giovane cafona, la separazione tra il bene e il male comincia a offuscarsi. Intorno a lui, i sintomi di una stagione nuova: dove il prestigio o la disgrazia dell’essere cede il passo all’arroganza dell’avere. La guerra dei cafoni non sarà più scontro tra ragni che ribadiscono la propria natura, ma lotta di conquista, arrampicamento, disordine collettivo e interiore. Lo spettacolo è prodotto da Angelo Calculli. Info al numero verde 800173099