Visita d’eccezione questa mattina nello stabilimento Apofruit di Scanzano Jonico. La presidente del Senato della Repubblica Italiana, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha infatti fatto visita alla sede lucana della cooperativa, che proprio recentemente è stata ampliata e riqualificata, arrivando a coprire un’area complessiva di oltre 40.000 metri quadrati.
A ricevere la Presidente del Senato sono intervenuti Mirco Zanotti ed Ernesto Fornari, rispettivamente presidente e direttore generale di Apofruit Italia.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione questa attesa visita – commentano Zanotti e Fornari – perché lo stabilimento Apofruit di Scanzano Jonico dà concretezza al tema del lavoro nel Sud Italia. La nostra cooperativa, con il recente ampliamento del suo sito lucano, ha dimostrato che fare impresa nel Mezzogiorno è possibile e ci sono ampie prospettive di sviluppo. Al mondo della politica – concludono Zanotti e Fornari – chiediamo quindi di essere vicini al mondo dell’agricoltura, che in questo periodo sta vivendo una situazione quanto mai complessa. La sensibilità mostrata dalla Presidente Casellati è un segnale che ci dà grande speranza”.
Lo stabilimento Apofruit di Scanzano Jonico si trova sulla Strada Statale 106 al km 428+300. Negli ultimi mesi, la cooperativa ha portato a termine un investimento di oltre 3 milioni di euro, aumentando la capacità frigorifera di 25.000 quintali (passando da 15 a 40.000 quintali di potenzialità di stoccaggio), con 2 celle per il raffreddamento rapido dell’uva da tavola e 7 celle per il raffreddamento di ortofrutta convenzionale. È stata inoltre completamente razionalizzata la zona di scarico, ristrutturata e rimessa in funzione una palazzina ad uso uffici e realizzate tutte le opere di urbanizzazione primaria (pubblica illuminazione, impianto fognario, etc.) sull’intera area dei 40.000 metri quadrati.
Il sito Apofruit Italia di Scanzano Jonico lavora tutto l’anno diverse produzioni che provengono non solo dalle campagne lucane, ma anche da diverse province della Puglia e della Calabria, rappresentando quindi un hub di riferimento per tre diverse regioni. Alla linea delle fragole che funziona a pieno regime da marzo a maggio (65.000 i quintali lavorati nel 2021), si sostituiscono poi con l’avanzare della stagione quelle per la lavorazione di pesche, nettarine, albicocche e uva da tavola (43.000 i quintali di uva da tavola processati lo scorso anno), quindi è la volta degli agrumi, con arance, clementine e limoni (80.000 quintali di clementine, 50.000 di arance e 30.000 di limoni lavorati nel 2021).