Una strada che frana nell’indifferenza generale, in primis dell’Anas che gestisce il tratto di cui parliamo. Si tratta di una rampa della strada statale 7, quella che porta a Matera centro, il principale ingresso per chi proviene da Bari o da Taranto. Negli ultimi mesi la rampa ha accusato grossi cedimenti: la sede stradale presenta grossi e pericolosi avvallamenti e da qualche settimana l’asfalto si è letteralmente aperto in più punti. Il cedimento interessa la zona da anni tanto che l’altra rampa sullo stesso lato, quella che immette da Matera centro sulla statale 7 è stata chiusa per lo stesso motivo anni or sono a causa di una frana che l’ha letteralmente inghiottita. Ora sta succedendo la stessa cosa con quest’ultima rampa rimasta, che è diventata pericolosa da percorrere per automobilisti e motociclisti. Gli avvallamenti provocano scossoni e destabilizzano i mezzi che la percorrono, mentre tutta la struttura cede come testimoniato dalle estese e profonde crepe apertesi nell’asfalto. Una situazione di grave smottamento che potrebbe peggiorare da un momento all’altro se non si interviene. La rampa è in questo stato di scarsissima sicurezza da mesi, ma l’Anas che dovrebbe occuparsene non fa nulla: percorrendo questa strada ci si accorge che non viene fatta nemmeno la manutenzione ordinaria: le erbacce crescono indisturbate ai lati della strada e il guard rail è divelto in più punti. A dire il vero è tutta la statale 7 che ha bisogno di consistenti interventi di manutenzione ma questa importante arteria sembra essere stata dimenticata dall’ente nazionale che gestisce le strade. L’intero tratto di questa importante strada, percorsa giornalmente da migliaia di pendolari, è un susseguirsi incessante di buche, avvallamenti, dossi, sconnessioni, sprofondamenti, cedimenti e chi più ne ha più ne metta. Percorrere i 39 chilometri che separano la Basentana da Matera è un supplizio per gli automobilisti sottoposti a continui sbalzi durante il viaggio. Ma soprattutto è pericoloso poiché gli avvallamenti, i cedimenti del manto stradale e le buche mettono a dura prova la tenuta di strada dei veicoli. L’assenza di manutenzione su questo lungo tratto di strada è davvero imbarazzante tanto da costringere gli automobilisti a percorrerla piano: superare infatti i 60 chilometri orari diventa molto pericoloso visto che le sconnessioni presenti soprattutto nelle curve fanno perdere il contatto delle ruote con l’asfalto facendo perdere il controllo dell’auto. Le cose si complicano se si è alla guida di una moto visto che i continui sobbalzi incidono molto negativamente sull’equilibrio e la stabilità dei mezzi a due ruote.
Finora l’ente gestore della strada l’Anas non ha fatto nulla per migliorare la sicurezza della strada, nemmeno il rifacimento del manto stradale laddove ceduto: si limita soltanto a costellare l’arteria di segnali di pericolo o che prescrivono limiti di velocità sempre più bassi. Tanto da essere finita nella lista nera delle strade più pericolose sul sito blackpoint dell’Ania per la sicurezza stadale.
Giovanni Martemucci