L’inossidabile Pittella e la new entry Pedicini

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Queste elezioni Europee per la Basilicata portano il nome di due vincitori: Gianni Pittella e Piernicola Pedicini.
L’uno politico di lungo corso, da Lauria con furore, arrivato ormai al quarto mandato a Bruxelles, un uomo capace di moltiplicare in maniera spropositata i suoi consensi anche in un periodo di mancata affluenza alle urne, riesce a portare da 135000 a 167000 le preferenze personali (gli è riuscita perfino l’impresa di superare la capolista del PD, Pina Picerno, nella circoscrizione Sud). Fratello maggiore del neo presidente Marcello Pittella e figlio del famosissimo don Mimì Pittella, già senatore durante la prima Repubblica. Stirpe consolidata. Per l’inossidabile eurodeputato democratico, già precursore nel suo partito sul tema dell’adesione del PD al maxi-gruppo del PSE, non possiamo che dare un giudizio positivo, indistruttibilie.
Del politicamente giovane Piernicola Pedicini non possiamo che premiare la tenacia, già candidato con il MoVimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Basilicata lo scorso novembre, non entra in consiglio regionale solo perché non è stato il secondo candidato presidente più suffragato. Il web lo premia, gli da una seconda chance e lui si fa valere alla grandissima, porta a casa circa 35000 preferenze, ultimo posto disponibile fra i grillini e vola a Bruxelles. Fra i maggiori sponsor del candidato al Parlamento Europeo annoveriamo l’idolo del web e delle folle a cinque stelle, Alessandro Di Battista.
Fra i competitors di questa tornata europea è nostro dovere ricordare anche il candidato di Scelta Europea, il pisticcese adottato bernaldese Nicola Benedetto, attualmente consigliere regionale, ma già assessore all’agricoltura nella giunta De Filippo. Benedetto si è piazzato secondo all’interno della lista nella circoscrizione Sud (che però ha totalizzato l’1% non superando la soglia di sbarramento) dietro il capolista Bruno Tabacci, totalizzando poco meno di 10000 preferenze e piazzandosi solo 1000 preferenze al disotto dello stesso Tabacci.
Risultati alla mano non possiamo che complimentarci con i candidati lucani presenti in ogni schieramento, che di certo si sono fatti onore, ora aspettiamo che gli stessi si mettano all’opera per permetterci di recuperare il profondo gap che ci separa dalle altre regioni, anche attraverso le risorse e le proposte che rivengono dall’UE.

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