Lo scrittore Luca Bianchini il 26 luglio a Matera legge i più bei racconti di #Storiedadivano, l’iniziativa di Nicoletti Home

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Nicoletti Home, storico brand di divani, ha pensato a un’iniziativa speciale, realizzata in collaborazione con Radio Italia, per premiare chi sarà riuscito in massimo 100 parole a raccontare la storia migliore, reale o di fantasia, nata o tornata alla memoria sul proprio sofà. Il premio in palio – un soggiorno di 4 notti a Matera, impreziosito da una cena gourmet in uno splendido ristorante incastonato in una grotta di tufo del Rione Sassi – nasce dalla volontà dell’azienda di promuovere il territorio di origine e far scoprire le bellezze della Murgia.

#Storiedadivano è stata un’iniziativa aperta a tutti coloro che volevano raccontare un aneddoto o un pensiero capace di strappare un sorriso, una lacrima di gioia, una risata. Una storia che viene spontaneo raccontare su quello che nell’ultimo anno è stato davvero un grande amico, più che un complemento d’arredo: il divano, il testimone inconsapevole dei nostri pensieri positivi, divertenti, spensierati. In piedi, seduti o sdraiati. 

La “call for stories” #Storiedadivano, iniziata lo scorso 9 giugno e terminata il 18 luglio, ha raccolto circa 2000 scritti. La giuria, composta dalla conduttrice radiofonica di Radio Italia Marina Minetti e dagli scrittori Luca Bianchini e Simone Tempia, si riunirà il 23 luglio per decretare la storia vincitrice, premiando quella che risulterà essere la più bella, divertente, emozionante e suggestiva.

Le storie si raccontano e si ascoltano. Per dare voce alle parole, Radio Italia è partner dell’iniziativa: non solo la storia più bella sarà letta in diretta, lunedì 26 luglio, ma alcuni dei racconti, scelti a caso tra quelli arrivati, sono già stati condivisi con gli ascoltatori durante la conduzione di Marina Minetti, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 18.00.

Stessa cosa succederà a Matera, sempre lunedì 26 luglio: alle ore 20.30, presentato dalla giornalista di Telenorba Mary De Gennaro, Luca Bianchini sarà il protagonista di un reading dedicato alla storia vincitrice di #Storiedadivano e ai racconti più belli ricevuti durante la “call for stories” e selezionati con cura dalla giuria.

“Dopo l’edizione zero, che ha visto premiato Alessio Caminiti, studente dello IED di Torino, raccontare la sua storia, dedicata alla bellezza della diversità, attraverso il rivestimento di un divano” – dichiara Giancarlo Nicoletti, Presidente Nicoletti Home – “Storie da Divano” è tornato anche nel 2021 e si è aperto al pubblico, continuando a mettere al centro le persone e la loro voglia di condividere messaggi positivi e di vita reale. La stessa voglia che abbiamo noi di promuovere la nostra terra, motivo che ci ha spinti a premiare il vincitore con uno viaggio alla scoperta delle meraviglie della Murgia”.

Per partecipare al dinner reading con Luca Bianchini, è obbligatoria la prenotazione presso Brando a Casa – Restaurant & Beverage (0835 231156).

Qui alcune #Storiedadivano edizione 2021, che possono essere pubblicate:

Vita da mamma. Ho una borsa multitasche di quelle con mille scomparti, tasche, cerniere, credo anche portali dimensionali, insomma tipo che Mary Poppins levati proprio. Utile quando i tuoi figli ti rifilano di tutto, dal lecca-lecca ciucciato a metà fino al calzino bagnato al lago. Ma un giorno il piccolo mi dà un pomodorino: bello, lucido, succulento. Guai a mangiarlo subito! Via, fagocitato dal magico taschino. E un bel giorno, ingenua, mentre cerco la monetina per il parcheggio, infilo la mano e… Voilà. Passata di pomodoro. Passata da almeno quindici giorni. Magic moments.

Sara C. da Monvalle (VA)

Avevo 15 anni e Carlo che aveva aperto un bar sulla spiaggia mi chiese di dargli una mano. Era la mia prima esperienza dietro un bancone. Quel giorno era particolarmente caldo e afoso. I clienti assetati si affollavano sul marciapiede e facevano le loro ordinazioni: “Due gazzose”, ” Un’aranciata”, “Un chinotto e una cedrata”, “Due pezzi di pizza rossa e una limonata”, “Tre ghiaccioli alla menta”, “Due bicchieri d’acqua”, “Uno Jägermeister”… al cliente faccio cenno di aspettare, mi volto verso la cucina… “Carlo vieni te che c’è un tedesco che non so cosa vuole!!!”.

Antonella S. da Senigallia (AN)

Durante la pandemia ho perso 15 chili. Nonostante mio marito. Se ti sposi un palermitano con un amore viscerale per la cucina ciò che temi non è un virus cinese. Hai il terrore di trasformarti in un mappamondo a colpi di panzerottini e arancine, perché lui spignatta. Sempre. Metà delle riunioni on line dell’ultimo anno si sono concluse con il suo profilo dietro le spalle, mentre mi porgeva un mestolo intriso di sugo. A nulla è valso dire “Ti vedono tutti!”. Al massimo salutava il monitor, leccando vigorosamente la marisa. In pratica mio marito ha inventato il fried working!

Sabina D. da Roma

Un pomeriggio stavo camminando per la città con mia cugina. All’improvviso vedo che, entusiasta, inizia a salutare con foga una coppia che ci stava venendo incontro. Saltellando per la contentezza si avvicina e inizia a parlare allegramente con il ragazzo: “Come stai? Da quanto tempo che non ci vediamo. Cosa stai facendo di bello?”. Tutto normale se non fosse per il fatto che, dopo aver salutato il ragazzo, mia cugina mi confida che non lo conosceva e che, poiché da lontano lo aveva scambiato per un suo amico, per non fare una figuraccia aveva fatto finta di conoscerlo.

Adriana N. da Andrano (LE)

Loretta rimorchiava, spesso a sua insaputa. Io ero la sua ruota di… scarto! Un giorno Mario le aveva proposto di vedere il concerto di Fiorello dalla sua barca. “Simo, andiamo?” “Certamente!” Fatica e imbarazzo a superare il cordone della sicurezza. Avevamo mangiato spaghetti all’aragosta e poi, in quattro, avevamo preso il largo… avevano attaccato con le stelle, il carro dell’Orsa Maggiore ecc ecc… e noi, accusando stanchezza e annoiate dalla compagnia, ci eravamo rifugiate in cabina a ridere come matte! Le nostre conclusioni: meglio spaghetti al pomodoro con gente divertente che spaghetti all’aragosta con sbadigli soffocati!

Simona V. da Sassari

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