Matera 2019, insorgono gli ambientalisti: evento da 200mila euro, ma il cartone non si ricicla

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“Matera Meno Uno” tutto in discarica senza riciclare nulla. Il grande evento di ieri con l’architettura di cartone non ha tenuto conto del lato ecologico dell’operazione poiché  di quelle tonnellate di cartone non si è potuto riciclare nulla. Un evento costato circa 200mila euro (stando alle voci ufficiose) ma che non aveva in se alcuna coscienza ambientalista visto che non è stato possibile recuperare nemmeno un grammo del cartone utilizzato dall’artista Grossetete. Distrutta la struttura in cartone, oggi pomeriggio, si sono scatenate le polemiche degli ambientalisti sui social i quali hanno contestato un post ufficiale del profilo Matera 2019, la paginaFacebook della fondazione Matera Basilicata 2019. Sulla bacheca di Matera 2019 si legge “Ció che rimane. Ma siamo o no Capitale Europea della Cultura? Si ricicla subito tutto, cartone e scotch compostabili”. Ma il post suona come una beffa e rappresenta un autogol dal punto di vista dell’immagine e del rispetto dell’ambiente. Mettendo a nudo i limiti dell’iniziativa perché nessuno, nemmeno Grossetete si era posto il problema del riciclo dal momento che perché per riciclare il cartone (che è di ottima qualità) occorrerebbe staccare lo scotch di plastica. E non sembra che nessuno si sia prodigato a staccare dal cartone le centinaia di chilometri di nastro adesivo che serviva a tenere insieme la struttura. Caricato sui camion della nettezza urbana “il cartone con il nastro da pacco attaccato non può essere affatto riciclato” come ha spiegato perfettamente Pio Acito di Legambiente. Ed è un peccato perché la struttura era molto pesante: ieri la speaker parlava di oltre una tonnellata. “Bastava usare un nastro adesivo biodegradabile e compostabile ed il cartone poteva essere venduto e dunque riciclato” conclude Acito. Invece nessuno ci ha pensato anzi il post di Matera 2019 lascia intendere che l’operazione ha risvolti ecologici. Invece tutto finirà in discarica ed inquinerà l’ambiente. Forse con 200mila euro si poteva fare una architettura di libri che poi una volta smontati potevano essere donati alla biblioteca di Matera. Quello si che sarebbe stato “riciclare cultura”. Ma nessuno ci ha pensato. Il bando per valutare il miglior progetto per questo evento non ci è stato…

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