Matera inciampa sui Sassi e la concorrente Ravenna ne approfitta per denigrarla

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Una magra figura con i turisti. E’ quella rimediata qualche giorno fa dalla città di Matera agli occhi di alcuni turisti provenienti da Ravenna, altra città finalista a Capitale europea della cultura 2019. Alcuni turisti di Ravenna hanno pagato ad una guida abusiva un biglietto di 2 euro per visitare una chiesa rupestre, il Convicino di Sant’Antonio, che ufficialmente dovrebbe essere chiuso. I due turisti ravennati tornati nella loro città hanno raccontato alla stampa locale la loro triste esperienza. E i nostri concorrenti finalisti a Capitale europea della cultura non hanno perso occasione per denunciare la disorganizzazione che vige nella città dei sassi per quel che concerne la fruizione del patrimonio artistico. Il portale di notizie www.ravennaedintorni.it scive: “Tra i celebri Sassi di Matera c’è chi gestisce alcune chiese rupestri (che secondo la versione del Comune dovevano essere addirittura chiuse al pubblico causa terremoto) facendosi pagare un biglietto di ingresso da due euro e rilasciando ricevute con il timbro della Fondazione Sgarbi, che invece dice di non saperne assolutamente nulla. Abusivi in tutto e per tutto, ma che hanno gestito parte del patrimonio culturale che tutto il mondo ci invidia probabilmente per anni. Ora il Comune sarebbe corso ai ripari dopo l’articolo del Quotidiano della Basilicata, chiudendo la struttura. Ma il colpo, per una delle sei finaliste nella corsa a capitale europea della cultura, è di quelli difficili da incassare. Grazie ai due ravennati in vacanza a Matera per la segnalazione”. Una magra figura…non c’è che dire.

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