C’era anche la Basilicata e Matera neo eletta Capitale Europea della Cultura 2019 ad ascoltare I “provocatori” durante la kermesse milanese tenutasi a Milano al Centro congressi Mi.Co. dove si è svolta la due giorni del World Business Forum.
Il forum è subito stimolato da Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, che riscalda la platea con una sua bordata: “Belli i Google glass, ma non servono a nulla”.
Wozniak critica i Google Glass e gli smart watch, promuovendo al tempo stesso gli ultimi modelli di iPhone6 secondo lui “un passo più avanti e con lo schermo più grande”. Il cofondatore di Apple ora impegnato in altri progetti ha espresso la sua opinione su alcuni degli ultimi prodotti tecnologici in commercio, durante la prima giornata del World Business Forum in corso a Milano.
”Ho provato per due settimane alcuni modelli di smart watch e mi hanno deluso – ha spiegato – sarà comodo per il fitness ma non fa nulla di così utile che non si possa già fare con uno smartphone su uno schermo molto più grande”. Così come i Google Glass, il modello di occhiali intelligenti creato dall’omonima azienda di Mountain View, “sono bellissimi e li ammiro ma non fanno nulla di utile per quel prezzo, tuttavia la gente li indosserà perché li fa sentire nel futuro”.
Fra gli interventi più seguiti, quello dell’imprenditore Oscar Farinetti, artefice del format Eataly, che ha condotto l’intervento sulla ricetta del successo in 7 mosse, gestire l’imperfezione, individuare le priorità, mettere insieme valori contrastanti, pensare locale e agire globale, saper narrare, spostare il valore del rispetto dal senso del dovere al senso del piacere e per finire MAI ARRENDERSI. Oliver Stone, regista dei cult moviePlatoon e Nato il 4 luglio ha illustrato Come creare storie ad alto impatto con un finale hollywoodiano. “Credo che si impari molto di più dalle sconfitte che dai successi.”
Eusebio Gualino, amministratore delegato di Gessi, azienda italiana specializzata nella progettazione e realizzazione di oggetti di arredo, ha parlato di Idee e Made in Italy & design: il caso Gessi dopo essere stato introdotto da Chema Basterrechea, amministratore delegato di NH Italia, catena alberghiera partner dell’evento. Tra gli altri interventi brillante da ricordare quello di Oscar Di Montigny: marketing Manager di Banca Mediolanum che con il suo carisma ha saputo coinvolgere l’intero pubblico spiegando il concetto di “Economia 0.0″ in un’epoca in cui bisognerà re-inventarsi per re-inventare.
Mohanbir Sawhney ricercatore, insegnante e consulente di marketing strategico riconosciuto universalmente ha parlarto di interconnettività e ricordarci che la prossima frontiera digitale sarà il nostro corpo, basti pensare ai Google Glass, mentre
Jesus Vega ha analizzato come le aziende raggiungono eccellenti risultati ponendo la seduzione al centro della loro strategia di business. La provocazione di Vega è stata: “La domanda fondamentale è: che cosa mi rende veramente felice?” “La risposta: nulla che si possa comprare!”
Jacques Attali grande esperto del mondo economico e teorico della politica europea per oltre trent’anni, ha raccontato come la società e l’economia sono in continuo cambiamento per via della globalizzazione. “Ogni sorpresa di oggi non è che la conseguenza della mancanza di azioni passate.”
La provocazione cambia e stupisce il mercato – Il 97 per cento dei manager italiani è convinto che nell’attuale contesto economico la provocazione serve e nella sua forma più efficace contribuisce a cambiare lo status quo interno e a stupire il mercato con nuove logiche e prodotto innovativi. Ad essere considerati dei provocatori perché capaci di un approccio realistico e creativo sono più le donne (27%) che gli uomini (21%), i giovani in generale (43%) rispetto a chi ha più esperienza (24%).
Nel corso della prima giornata del forum è stato anche reso pubblico il sondaggio sulla “Provocazione come opportunità per la crescita e il cambiamento” realizzato da Wobi, società multimedia leader in executive education e Manageritalia (Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del terziario privato) su un campione di 30 mila manager di aziende italiane. “Marchionne grande provocatore” – E’ l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, il modello di manager provocatore che è riuscito a guidare con successo transizioni, evoluzioni e crescite, secondo i manager delle aziende italiane. Il 50 per cento di loro lo segnala al primo posto seguito dal patron di Eataly, Oscar Farinetti (25%) e dell’allenatore della nazionale, Antonio Conte (8%).
La prossima edizione 2015 vedrà protagonisti famosi: la sfida WOBI sarà sugli “Story Maker”
di Alessandro Martemucci