Il Comune di Matera firma un protocollo di intesa per dichiararsi “plastic free” ma l’adesione a questo modello costa 3000 euro all’anno per i contribuenti materani. “Per impegnarsi a ridurre l’uso della plastica il Comune di Matera – afferma il consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Casino- firma un protocollo d’intesa e preferisce affidarsi alla convenzione onerosa con l’Associazione onlus “Plastic Free” con sede a Termoli piuttosto che organizzarsi attraverso il proprio staff di comunicazione con campagne o con iniziative di sensibilizzazione progettate internamente. Appare come uno spreco che il Comune si rivolga ad una associazione privata e stipuli un protocollo di intesa per organizzare iniziative che possono essere tranquillamente progettate e realizzate “in casa” sfruttando le risorse che lavorano all’interno del Comune, negli uffici di settore preposti sfruttando le persone che nello staff del sindaco Bennardi si occupano di comunicazione”. Il protocollo d’intesa visionabile al sito https://www.plasticfreeonlus.it/wp-content/uploads/2020/12/Presentazione-Ente-PF.pdf prevede per i comuni sopra i 15mila abitanti il versamento di una quota annuale di tremila euro.
Peraltro, il protocollo di intesa prevede voci quali “appuntamenti di raccolta della plastica e rifiuti non pericolosi” oppure “informazione e sensibilizzazione attraverso stand” o ancora “passeggiate ecologiche e turistiche nel territorio”, vale a dire tutte iniziative che, di fatto, già vengono proposte e realizzate gratuitamente dalle associazioni ambientaliste locali alle quali spesso il Comune aderisce con il proprio patrocinio. “Dunque – continua Casino- non era necessario gravare ancora una volta sulle casse del Comune e dei contribuenti materani per una operazione di facciata volta a “promuovere una conferenza stampa, coordinata con i rappresentanti locali” o per la consegna di “attestato, bandiere, gagliardetto e maglie Plastic Free”, come si legge nella convenzione firmata tra Comune di Matera e “Onlus Plastic Free”. Forse sarebbe stato più opportuno interpellare le tante associazioni ambientaliste locali e coinvolgerle in un progetto firmato direttamente dal Comune di Matera piuttosto che andare a stipulare un protocollo di intessa generico con una onlus che ha sede legale a Termoli e la sua sede operativa a Milano. Ancora una volta le competenze e le energie locali vengono snobbate o nemmeno interpellate e il Comune preferisce coinvolgere nei progetti che riguardano Matera realtà sconosciute e geograficamente lontane dal nostro territorio. Ma cosa ancora più grave, a titolo oneroso per i cittadini”.