Tutti nella vita abbiamo assaporato il piacere unico di stringere tra le mani un libro, in solitudine o in compagnia. Antonello Di Gennaro rende omaggio all’atto della lettura, considerando in un unico reportage una selezione di fotografie che ha per protagonisti i lettori, studiosi e appassionati delle tradizioni popolari del sud Italia. Un racconto fatto di immagini che colgono un duplice aspetto: Da un lato, il racconto della struttura degli avvenimenti e dall’altra un indagine antropologica sulla religiosità popolare.
L’opera editoriale dal titolo: “MATERA 626/627 2 LUGLIO”, si compone da una prima parte descrittiva, con testi critici ed esplicativi in lingua italiana e in lingua inglese. La seconda: il racconto fotografico interamente a colori.
Di Gennaro ha voluto intitolare il suo lavoro con due numeri, 626 e 627, che corrispondono esattamente alle edizioni degli anni 2015 e 2016 della festa. Come informa lo stesso autore nel presentare il suo lavoro la festa coinvolge tutta la città e vive diversi momenti importanti tra i quali la processione che si snoda dagli antichi rioni dei Sassi alla città moderna. Lo sguardo del fotografo è uno sguardo analitico, impostato secondo una complessa lettura socio-antropologica: questo lo porta a documentare tutti gli aspetti della festa, da quelli squisitamente sacri a quelli che sfiorano quasi il folclore, da quelli più decisamente descrittivi a quelli più simbolici, e per realizzare questi risultati si serve di tutte le opportunità che il linguaggio fotografico può offrire.
Si dispiegano così sotto gli occhi dell’osservatore tanti eventi da quelli più generali alle microstorie che possono scaturire da una manifestazione così sentita e partecipata.
Il fotografo descrive innanzitutto gli ambienti attraverso campi totali e dettagli rivelatori e poi racconta con un ritmo quasi cinematografico lo svolgersi del lungo e complesso rito, dall’uscita della Chiesa al lungo peregrinare di migliaia di persone lungo un tragitto che pare ripercorrere la storia millenaria della città lucana. Fino alle tante piccole manifestazioni, avvenimenti, riti, che – pur seguendo una ritualità consolidata – paiono essere animati ogni volta da personaggi e azioni diverse.
I testi sono di:
Antonello DI GENNARO Editorial and Corporate Photography
Maurizio REBUZZINI Editore/Direttore FOTOgraphia – Docente di Storia della Fotografia Consulente Museo Alinari.
Pio TARANTINI Docente e critico di fotografia
Francesco FAETA Professore ordinario, Antropologia culturale, Università di Messina
Pasquale DORIA Giornalista
Marisa CONTU Iconografa
Antonio Giuseppe CAIAZZO Vescovo di Matera
Formato chiuso 30×30 cm, stampa a 4 colori offset, copertina plastificata, sovra copertina con ante interne.
Totale pag 186. Edito dal FIOF Fondo Internazionale per la Fotografia e la comunicazione visiva.
L’intero ciclo di produzione del Volume è stato realizzato con maestranze del territorio Materano.