E’ in distribuzione, da qualche giorno, nelle librerie italiane l’ultimo romanzo dello scrittore lucano Domenico Dimase.
“Il Vesuvio sotto le Alpi”, edito da Sensoinverso (430 pagine, 19 euro), affronta le problematiche del globalismo: i grandi flussi migratori, le sue contraddizioni e i suoi effetti. L’esigenza di saldare l’unità del paese, confermando la sua identità, così come, la possibilità per ogni individuo di spostarsi da un luogo a un altro, per ritrovare i valori a lui consoni e la dimensione ideale. Sono questi i temi fondamentali del romanzo di Dimase incentrato sulla figura di Massimo Torciani, giovane ingegnere lodigiano, che con le sue due sorelle emigrano da una provincia del Nord Italia a Napoli, per trovare lavoro e qualcos’altro, con un’ipotetica inversione dei fenomeni migratori rispetto al passato. E qui che riscoprono un mondo fatto di personaggi e situazioni che influenzeranno la loro esistenza, con valori e straordinari rapporti che modificheranno profondamente il loro modo di guardare la vita, stravolgendo la tradizione di luoghi comuni alla luce della riscoperta della modernità che si respira sotto il Vesuvio. I tre personaggi sono accompagnati da altre figure che sembrano vivere le loro esperienze in un alveo del tutto personale, ma che si dimostreranno prima parallele e poi comuni sino a convergere con quelle dei primi, anche con il sostegno finanziario nell’avventura dell’America’s Cup la nota gara di vela. Ad essi si aggiunge la presenza di personaggi compresi nelle comunità straniere migrate nel Bel Paese: cinesi e slavi, il cui ruolo risulterà ingombrante, per certi versi, sui delicati equilibri della società locale, adombrandoli con oscuri disegni, accompagnati da uno scenario fitto di contraddizioni, spionaggi e malaffare. La realizzazione di una barca da regata che si chiama “Il Vesuvio sotto le Alpi”, il cui nome rinsalda l’unità del paese, e la conquista del prestigioso trofeo velico della Coppa America, organizzata nelle acque del Golfo, diventano i temi principali del romanzo, arricchito da un “Globalismo“ che investe in pieno la metropoli partenopea, in una condizione storica proiettata nel futuro, non per stravolgere i dati di fatto che appartengono alla storia attuale, ma nell’intento di provocare riflessioni e ipotizzare scenari nuovi per un quadro diverso del Paese, pur coinvolgendo figure umane e vecchie logiche che riaccendono a tratti violente faide e tensioni sociali, che alla fine trovano un risvolto positivo, frutto di un cosmopolitismo che si sostituisce al localismo di sempre.
Domenico Dimase vive a Matera
Ha già pubblicato: Gli Occhi sulla Montagna, Le Magnifiche stagioni di Ermenengildo, Frammenti di terra e di magia e Sulle rotte della Taranta.
Con le opere edite e altre inedite ha conseguito diversi premi letterari.