martedì 2 agosto, ore 21-Scavi Archeologici di Grumento Nova (Pz)
mercoledì 3 agosto, ore 21- Parco Tarantini a Maratea (Pz)
giovedì 4 agosto, ore 21- Anfiteatro Centro TILT a Marconia di Pisticci (Mt)
La Stagione Teatrale Estate 2016 “A teatro fra i magici luoghi della Basilicata” presenta la tournée lucana dello spettacolo “Parenti serpenti” con Lello Arena. Quattro le tappe lucane, dopo il debutto nazionale al Festival di Borgio Verezzi lo scorso 26 luglio: lunedì 1 agosto, presso gli Scavi Archeologici di Rossano a Vaglio Basilicata (Pz); martedì 2 agosto, presso gli Scavi Archeologici di Grumento Nova (Pz); mercoledì 3 agosto, al Parco Tarantini di Maratea (Pz) e giovedì 4 agosto, presso l’Anfiteatro Centro TILT a Marconia di Pisticci (Mt); sipario sempre alle ore 21:00.
“Parenti Serpenti” di Carmine Amoroso, è un titolo conosciuto dal grande pubblico per il celebre film di Monicelli del 1992, che ora trova una sua versione teatrale affidata alla direzione di Luciano Melchionna, prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2016.
Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.
Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni del papà – afferma Melchionna nelle note di regia – mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo, come quello di un bambino, intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orticello mal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle pause di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto. All’improvviso però, i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia… a chi toccherà?
All’improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre lo stesso e in via di spegnimento, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come si è soliti dire, la realtà supera la fantasia. Ciò mi ha spronato ad affrontare questo testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale, purtroppo. Conclude il regista – Viviamo in un’epoca in cui i valori, primo fra tutti il rispetto, stanno pian piano sparendo e l’egoismo sta prendendo decisamente il sopravvento sulla carità umana e sulla semplice, fondamentale, empatia. Prima o poi saremo tutti dei vecchi bambini bisognosi di cure, perché trasformarci in soprammobili polverosi, inutili e ingombranti? In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa ormai, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco, e a tratti surreale, dei personaggi al più turpe cambiamento di quegli esseri che – chi di noi non ne ha conosciuto almeno uno? – da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.
Con Lello Arena in scena un cast d’eccellenza: Giorgia Trasselli, Andrea de Goyzueta, Marco Mario de Notaris, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Annarita Vitolo e Fabrizio Vona.
La Stagione Teatrale Estate 2016 “A teatro fra i magici luoghi della Basilicata”, organizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata, è stata realizzata grazie alla collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Regione Basilicata, la Soprintendenza Archeologica della Basilicata e il sostegno dei Comuni di Vaglio B. e Maratea. Gli ultimi due appuntamenti in programma, sono con Eugenio Allegri in “Edipus”, l’11 agosto a Vaglio di Basilicata e il 12 a Grumento Nova e con Carlo Buccirosso in “Una famiglia quasi perfetta” (in sostituzione dello spettacolo previsto inizialmente: “Il divorzio dei compromessi sposi”), in scena il 12 agosto a Pisticci e il 13 a Maratea.
Per facilitare la fruizione agli spettacoli l’organizzazione ha predisposto vari servizi: Bus Navetta comprensivo di visita guidata agli scavi archeologici e visione dello spettacolo (da Matera e dalla costa Jonica per Grumento Nova), (da Potenza per Rossano di Vaglio Basilicata), con prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente lo spettacolo. E servizio di baby corner presso il centro Tilt di Marconia di Pisticci, per bambini dai 3 ai 10 anni, sempre con prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente lo spettacolo.
Per maggiori informazioni www.teatriunitidibasilicata.com.